Principale Attualità Comunicati stampa Pulsano – Il PD “Non si bestemmia in Consiglio Comunale”

Pulsano – Il PD “Non si bestemmia in Consiglio Comunale”

Il Partito Democratico di Pulsano è sempre stato contro l’abbandono dei rifiuti sul nostro territorio e sul nostro litorale.

Pur rispettando lo “sfogo” di questa mattina della consigliera delegata Salamida, esternato pubblicamente oltremisura su Facebook, non condividiamo affatto il linguaggio utilizzato dalla stessa poiché, nella prima stesura, risultava essere irrispettoso nei confronti dei vivi e dei defunti.
Riteniamo che un amministratore pubblico non debba utilizzare un simile linguaggio “di strada” che tra l’altro è sanzionabile dal punto di vista amministrativo, sia dalla normativa nazionale che dal Regolamento Comunale di Polizia Urbana attualmente vigente.
Infatti, dispone l”art. 724 c.p. – Bestemmia e manifestazioni oltraggiose verso i defunti – che: “Chiunque pubblicamente bestemmia, con invettive o parole oltraggiose, contro la divinità o i simboli o le persone venerati nella religione dello Stato, è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309. La stessa sanzione si applica a chi compie qualsiasi pubblica manifestazione oltraggiosa verso i defunti.”
Inoltre, secondo quanto disposto dal Regolamento Comunale di Polizia Urbana approvato in data 4 dicembre 2019, all’art 29, comma 2, lettera h), si stabilisce che: “è vietato […] bestemmiare e proferire turpiloquio nei luoghi pubblici o comunque aperti al pubblico, poiché considerati atti contrari alla moralità, al buon costume ed alla pubblica decenza”, punito con sanzione amministrativa da 75 a 450 euro.
Non intendiamo denunciare alle autorità competenti, non è nostro stile, quanto accaduto ma, al contempo, chiediamo innanzitutto la PUBBLICA AMMENDA da parte della responsabile, la consigliera delegata Salamida e, in secondo luogo, alla stessa di autocomminarsi, visto lo spontaneo ravvedimento, figlio della consapevolezza di aver superato i limiti, una sanzione “MORALE” mediante una donazione di importo non inferiore a 400 euro, stante le summenzionate sanzioni, da devolvere in beneficienza a favore di un’associazione riconosciuta o di una fondazione a sua scelta, di cui chiediamo prova documentale.
Nella speranza che tali episodi, da parte di chi amministra una comunità importante come la nostra, non si ripeteranno in futuro e che questo sia da esempio per tutti gli amministratori e coloro che violino le regole, siano esse penali, amministrative o morali!
Il segretario
Avv. Giampiero LONGO

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