Principale Politica Diritti & Lavoro Fondazione Petruzzelli: Prossimi concerti Stagione 2018

Fondazione Petruzzelli: Prossimi concerti Stagione 2018

Dalla Fondazione Petruzzelli due nuovi appuntamenti dedicati alla Stagione Concertistica 2018.

Mercoledì 6 giugno alle 20.30 al Petruzzelli è in cartellone un concerto dell’Orchestra del Teatro, diretto dal maestro Sascha Goetzel che vedrà impegnato in qualità di solista il violinista Vadim Repin. Il programma propone Polonaise e Valzer dall’opera “Eugene Onegin” di di Pëtr Il’ič Čajkovskij, Concerto n. 1 in la minore per violino e orchestra, Op. 77 di Dimitri Šostakovič e Sinfonia n. 1 in fa minore, Op. 10 di Dimitri Šostakovič.

Domenica 10 giugno alle 19.00 al Petruzzelli avrà luogo un concerto dell’Orchestra e del Coro del Teatro diretto da Dennis Russell Davies, con l’intervento da solisti del tenore Sung Kyu Park, del bass-baritone Miklós Sebestyén e del pianista Emanuele Arciuli.

A preparare il Coro il maestro Fabrizio Cassi.

In programma: Cantata profana (I nove cervi fatati) per tenore, baritono, doppio coro e orchestra, Sz. 94 di Béla Bartók, Concerto n. 3 in Mi Maggiore, per pianoforte e orchestra, Sz. 119 di Béla Bartók e Symphony n. 7 “A Toltec Symphony” di Philip Glass.

Biglietti in vendita al botteghino del Teatro Petruzzelli e su www.bookingshow.it

Informazioni: 080.975.28.10.

BIOGRAFIE

Sascha Goetzel, direttore

Nato a Vienna, Sascha Goetzel inizia molto presto a suonare il violino. Ad undici anni segue la sua prima lezione di direzione d’orchestra, approfondendone lo studio con Seiji Ozawa, di cui frequenta i corsi al Tanglewood Festival, perfezionandosi poi con Jorma Panula.

Dal 2008 è Direttore Artistico e Direttore Principale della Borusan Istanbul Philharmonic Orchestra con la quale ha ottenuto importanti riconoscimenti

internazionali per l’alto livello artistico delle esecuzioni. L’eccellente lavoro svolto con l’Orchestra turca è documentato da tre CD prodotti da Onyx, il terzo dei quali ha ottenuto 5 stelle dal BBC Music Magazine.

La critica internazionale enfatizza la personalità carismatica e la sicurezza interpretativa di Sascha Goetzel, in un repertorio che spazia dal pre-classicismo alla musica contemporanea, e l’abilità nel creare un rapporto di particolare sintonia con le compagini orchestrali con cui collabora.

Di recente ha diretto con successo l’Orchestre National de France a Parigi, l’Orchestre National de Bordeaux Aquitaine, l’Orchestre National de Lyon ed è stato personalmente invitato da Zubin Mehta a dirigere la Israel Philharmonic  Orchestra.

Sascha Goetzel è anche un apprezzato direttore d’opera. Dopo il grande successo personale nel 2014 con Le nozze di Figaro, la Wiener Staatsoper lo ha reinvitato più volte. Nella passata stagione ha diretto all’Opéra National de Lorraine a Nancy e ha debuttato in Giappone con la Tokyo Philharmonic.

Di recente Sascha Goetzel ha diretto la Borusan Istanbul Philharmonic Orchestra nella prima rappresentazione in Turchia de Der Rosenkavalier, ottenendo un ampio successo di pubblico e critica

Vadim Repin, violino

Passione ardente con tecnica impeccabile, la poesia e la sensibilità sono le peculiarità Vadim Repin. Nato in Siberia nel 1971, ha iniziato a suonare il violino a cinque anni, nel 1987 stato il più giovane vincitore del concorso più prestigioso ed esigente del mondo, il Concours Reine Elisabeth di Bruxelles. Da allora ha suonato con le più importanti orchestre, collaborando con direttori importanti quali Ashkenazy, Boulez, Chailly, Chung, Conlon, Dohnanyi, Dutoit, Eschenbach, Fedoseyev, Gatti, Gergiev, Jansons, Jurowski, Neeme e Paavo Järvi, Krivine, Levine, Luisi, Marriner, Masur, Mehta, Muti, Nagano, Ozawa, Rattle, Rozhdestvensky, Temirkanov, Thielemann e Zinman.

In recital collabora regolarmente con Nikolai Lugansky e Itamar Golan; altri partner di musica da camera includono Martha Argerich, Evgeny Kissin e Mischa Maisky.

La sua discografia comprende le registrazioni dei concerti per violino di Shostakovich, Prokofiev e Tchaikovsky per Warner Classics. Per Deutsche Grammophon ha inciso il Concerto di Beethoven con la Filarmonica di Vienna e Riccardo Muti, insieme alla Sonata a Kreutzer di Beethoven con Martha Argerich, il Concerto per violino e il Doppio Concerto di Brahms (Truls Mørk, violoncello) con l’Orchestra Gewandhaus di Lipsia e Riccardo Chailly, il trio di Tchaikovsky e il trio di Rachmaninov con Mischa Maisky e Lang Lang (che ha vinto l’Echo Classic) e opere di Grieg, Janacek e César Franck con Nikolai Lugansky, che ha vinto il Music 2011 BBC Award e il Premio Edison.

È ideatore e direttore artistico del Transiberian Festival of the Arts che ha inaugurato la magnifica sala da concerto di Novosibirsk, con una nuova commissione, ‘Voci di violino’ di Benjamin Yusupov, e con performance con la prima ballerina Svetlana Zakharova.

Vadim Repin suona il violino Stradivari ‘Rode’ del 1743.

Dennis Russell Davies, direttore

Le attività di Dennis Russell Davies come direttore d’opera e concertista e come pianista e musicista da camera sono caratterizzate da un vasto repertorio che si estende dal Barocco alla musica contemporanea. Davies è considerato uno degli esponenti più innovativi e avventurosi del panorama della musica classica ed è noto per i programmi dei suoi concerti emozionanti e ben strutturati e per i rapporti di lavoro stretti con molti compositori, tra cui Luciano Berio, William Bolcom, John Cage, Manfred Trojahn, Philip Glass, Heinz Winbeck, Laurie Anderson, Philippe Manoury, Aaron Copland, Hans Werner Henze, Michael Nyman e Kurt Schwertsik.

Dopo le prime esperienze come direttore musicale dell’Orchestra da Camera di San Paolo (1972-1980) e direttore capo della American Composers Orchestra di New York (1977-2002), Davies si è trasferito in Germania e in Austria. Ha ricoperto la carica di direttore musicale dello Staatsoper Stuttgart (1980-1987), nonché direttore capo dell’Orchestra Beethovenhalle, direttore musicale dell’Opera di Bonn e del Festival Internazionale di Beethoven (1987-1995).

È stato direttore principale dell’Orchestra da Camera di Stoccarda (1995-2006), con cui ha registrato tutte le 107 sinfonie di Haydn.

In Austria è stato Direttore Generale della Radio Symphony Orchestra Vienna (1997-2002), e direttore dell’Orchestra Bruckner di Linz e Direttore al Landestheater Linz. Ha ricoperto la carica di Chief Conductor della Basilea Symphony Orchestra dal 2009 al 2016.

In qualità di ospite ha diretto le orchestre di Cleveland, di Philadelphia, di Chicago, di San Francisco, di Boston, la Philharmonic di New York e la Yomiuri Nippon Symphony. In Europa ha lavorato con Gewandhausorchester Leipzig, l’Accademia di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano, l’Orquesta Nacional de España, le Orchestre di Monaco di Baviera e Filarmonica di Berlino, la Sinfonica di Bamberg e il Concertgebouworkest Amsterdam.

Dopo il suo debutto al Festival di Bayreuth dal 1978 al 1980, ha diretto a Salisburgo, Lincoln Center Festival di New York, Houston Grand Opera, Amburgo, Bavarese State Opera – con registi come Harry Kupfer, Götz Friedrich, Achim Freyer, Peter , Robert Altmann, Juri Ljubimov, Daniela Kurz, Robert Wilson e Ken Russell.

Ha diretto la prima mondiale dell’opera di Philip Glass The Lost e Der Rosenkavalier di Strauss.

Ha diretto nuove produzioni del Ring des Nibelungen, Pelléas et Mélisande, Falstaff, Salome, la prima europea di McTeague e la prime mondiali di Musikthea-ter  di Michael Obst.

Nel triennio 2016/17/18 Davies sarà ospite a Gewandhaus Leipzig, Konzerthausorchester Berlin, DSO Berlino, SWR Stoccarda, Orchestra Sinfonica Nazionale (Torino), Orquesta Sinfonica de Galicia, Filarmonica Nuova Giappone e Yomiuri Nippon SO, Festival “Primavera di Praga” e Ravenna.

È nato a Toledo (Ohio) e ha studiato pianoforte e direttore alla Juilliard School di New York. Fa parte dell’Accademia Americana delle Arti e delle Scienze e nel dicembre 2014 ha ricevuto il titolo di “Commandeur des Arts et Lettres” dal governo francese.

Nel 2017, ha ricevuto il “Goldenes Verdienstkreuz” dal governo austriaco.

Emanuele Arciuli, pianoforte

Emanuele Arciuli si è imposto come una delle voci più originali e interessanti della nuova scena concertistica.
Il suo repertorio spazia da Bach alla musica d’oggi, di cui – con speciale riferimento agli Stati Uniti – è considerato uno dei più convinti interpreti dagli stessi compositori, con molti dei quali ha stabilito un proficuo rapporto di stima.

Suona regolarmente per le maggiori istituzioni, fra cui Teatro alla Scala, Maggio Musicale Fiorentino, Teatro San Carlo di Napoli, Arena di Verona, La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Bologna, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, Berliner Festwochen, Milano Musica, Settembre Musica di Torino, Festival Internazionale Pianistico di Brescia e Bergamo, Rotterdam Philharmonic, Brussels Philharmonic, Miller Theater di New York, Indianapolis Symphony Orchestra, Tonkünstler Orchestra al Musikverein di Vienna, Saint Paul Chamber Orchestra, Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo, Orquestra Sinfonica Brasileira di Rio de Janeiro, RedCat di Los Angeles, Festival Pianistico di Miami. Collabora con direttori d’orchestra quali Roberto Abbado, Petr Altrichter, Andrey Boreyco, Yoel Levi, Wayne Marshall, James MacMillan, Kazushi Ono, Zoltan Pesko, Stefan Reck, Arturo Tamayo, Mario Venzago ecc. e con altri musicisti, fra cui Sonia Bergamasco, Francesco Libetta, Massimo Quarta e Andrea Rebaudengo.
Plurimo di Claudio Ambrosini, per 2 pianoforti e orchestra, eseguito alla Biennale di Venezia (con Libetta, Valade e l’Orchestra della RAI), è stato premiato col Leone d’Oro 2007. Fra i compositori che hanno scritto per lui Michael Nyman (Piano Concerto n. 2), George Crumb (Eine Kleine Mitternachtmusik), numerori autori italiani e americani, con più di quindici prime esecuzioni di lavori per pianoforte e orchestra.

Ha suscitato grande interesse da parte della critica internazionale il ciclo delle ‘Round Midnight Variations, un gruppo di composizioni espressamente scritte per lui nel 2001 da 16 fra i maggiori autori statunitensi, tra cui Babbitt, Rzewski, Torke, Daugherty, Bolcom, Harbison, che si impone come una delle più significative raccolte pianistiche dei nostri giorni.
Un suo concerto per il Santa Fe Chamber Music Festival ha aperto ufficialmente l’Indian Market 2012 con sette nuove opere scritte per lui da importanti compositori americani e ispirate all’arte degli Indiani d’America. Il suo interesse per la cultura amerindia, inoltre, ha ispirato uno speciale progetto eseguito nel novembre 2008 allo Smithsonian Museum di Washington, e continua nella costante e intensa collaborazione con i maggiori musicisti nativi americani.

Ha inciso numerosi cd e dvd per Chandos, Bridge, VAI e Stradivarius, tra i quali l’integrale pianistica di Berg e Webern e il Concerto per piano e orchestra di Bruno Maderna in prima mondiale.
L’album dedicato a George Crumb, inciso per Bridge, ha ricevuto la nomination per i Grammy Awards mentre il cd Stradivarius contenente musiche di Adams e Rzewski è stato votato dalla critica come miglior disco italiano del 2006. Di prossima uscita un dvd con musiche di Ives, Rzewski, Corea e Hersch pubblicato dal Miami Piano Festival e Vai records.

Arciuli ha pubblicato il volume Rifugio intermedio – Il pianoforte contemporaneo tra Italia e Stati Uniti per il Teatro di Monfalcone e di recente Musica per pianoforte negli Stati Uniti per la Edt. Mario Bortolotto gli ha dedicato una delle dieci monografie sugli interpreti italiani di oggi, su Rai RadioTre. Cura un seguito blog per Il Giornale della Musica.

Il 12 dicembre 2015 ha debuttato alla Concertgebouw di Amsterdam eseguendo in prima assoluta mondiale il “Concertino” per pianoforte ed orchestra di Giacinto Scelsi ed una prima del compositore Huang Ruo.

Tra i suoi prossimi impegni segnaliamo il ritorno alla Biennale di Venezia per un recital e la partecipazione al Belfast International Arts Festival.

È titolare della cattedra di pianoforte principale al Conservatorio di Bari e dal 1998 è frequentemente professore ospite al College Conservatory of Music di Cincinnati, UCLA di Los Angeles e in molte altre università americane.

Nel 2011 gli è stato conferito il Premio Abbiati come miglior solista.

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