La Compagnia di ballerini “Momix” è tornata ad esibirsi sul palcoscenico del teatro Petruzzelli di Bari: il successo, come sempre, è assicurato .
L’esibizione rapisce letteralmente gli spettatori che dopo il successo strepitoso dell’ultimo spettacolo dei Momix, andato in scena nell’ambito della stagione 2017, hanno confermato il “sold out” in botteghino, premiando la scelta della Fondazione Petruzzelli che ha deciso di fare un regalo agli amanti della danza internazionale con questa rappresentazione fuori abbonamento.
Al grande coreografo, l’americano Moses Pendleton, basta qualsiasi cosa per accompagnare la danza: gli oggetti prendono vita sia che si tratti di leggeri drappi bianchi o di lunghe pertiche, di palloni trasparenti o di lunghi fogli di carta che sul palco prendono vita come se fossero animati.
Suggestioni infinite, come nella coreografia “Firewalcker” quando il fuoco ai piedi del ballerino, ricomparendo sul palcoscenico di un teatro che dal fuoco è stato danneggiato, fa tornare alla mente l’araba fenice che risorge dalle sue stesse ceneri.
I corpi dei danzatori trasmettono grandi emozioni con fantastiche illusioni create dal dialogo tra i loro movimenti e la luce.
Attraverso la luce i Momix riescono ad ingigantirsi oppure a scomparire, a fondersi tra loro od a raddoppiarsi: basta una lastra di specchio o un tubolare luminoso, ombre che danzano con suggestiva ironia, movimenti che evocano classicità e modernità coniugate senza alcun contrasto.
Armonia che rasenta la perfezione e che trasporta lo spettatore in una dimensione “altra” in cui il tempo si ferma: ogni coreografia è una sorpresa, ogni musica che accompagna la danza crea la giusta connessione.
Alcune coreografie, dal chiaro sapore New Age, fanno pensare a simbologie la cui ispirazione è legata, come rivela Pendleton, al suo giardino molto più che all’ambiente urbano: la Natura, secondo l’autore, è la Bibbia delle piante, degli animali, dei minerali.
Ridiscutendo con la luce la nozione di spazio, i Momix mostrano alla platea la fisicità, la natura versatile del corpo, la sua leggerezza e la capacità di realizzare acrobazie al limite della gravità .
Con questo spettacolo la compagnia, famosa nel mondo per le opere di eccezionale inventiva, conferma la grande fama per la capacità di evocare un mondo di immagini surreali usando corpo, costumi, attrezzi, luci e giochi d’ombra.
In scena fino al giorno 15 giugno con due spettacoli.
di Nunzia Bernardini