Principale Politica Diritti & Lavoro Puglia: incontro Emiliano-Lezzi sui principali temi di lavoro

Puglia: incontro Emiliano-Lezzi sui principali temi di lavoro

Adottare un coordinamento tra le regioni del Sud
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha incontrato a Roma il ministro per il Mezzogiorno, Barbara Lezzi.
“Siamo stati accolti con grande cortesia – dichiara Emiliano dopo l’incontro – Abbiamo significato alla ministra la necessità di rafforzare la cabina di regia per l’FSC, i fondi per lo sviluppo e la coesione. Abbiamo ovviamente fatto presente che noi siamo una regione che ha speso in fretta e al meglio tutti i fondi europei: non per merito mio, ma è sempre tradizionalmente stato così per la Regione Puglia. Abbiamo dato il nostro impegno per il nuovo quadro dei finanziamenti europei dopo il 2020, perché è chiaro che in Europa, con l’uscita della Gran Bretagna si sta rimodulando tutto il quadro degli investimenti europei.
È stato un incontro tra pugliesi, perché la ministra è di Lecce, e questo agevola moltissimo il rapporto. Abbiamo parlato di tante questioni, anche specifiche come la lotta alla Xylella, la necessità di rafforzare la distribuzione dell’acqua, l’affinamento delle acque depurate, il ruolo dell’Acquedotto pugliese nel Mezzogiorno”.

Secondo Emiliano “per il Patto per il sud abbiamo bisogno di altri due miliardi, perché la Puglia spende bene, spende tutti i soldi a disposizione. Abbiamo detto alla ministra che questi fondi erano pochi, come io avevo già detto a Renzi ed era la ragione per la quale ero riottoso a firmare il patto per il Sud, perché sapevo che avevamo capacità di spesa superiori. Ci mancano un paio di miliardi che se fossero disponibili, saremmo in grado di spendere. C’era una grande preoccupazione per il fatto che nel programma di governo c’erano solo un paio di righe per il Sud: ma sono due righe importanti, perché riecheggiano l’articolo 3 della Costituzione e dicono che il Sud deve diventare una zona omogenea al nord. Significano eguaglianza: e se lavorano in questa direzione, non potremo che sostenere l’attività di chi vuole rendere il sud economicamente omogeneo al nord. Naturalmente il passaggio tra il dire e il fare è molto complesso, se ne stanno accorgendo, ed è evidente che li attendiamo ad una verifica. Ma per ora gli auspici sono buoni”.

Il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, ha sintetizzato i temi trattati: “finanziamenti regionali ed europei – con relativo impiego delle risorse -, acquedotto pugliese, ma anche Zes, Tap, tema della bassa natalità e l’ipotesi di realizzare dei ‘cluster’ universitari nel Mezzogiorno”.
Lezzi quindi aggiunge l’auspicio “di lavorare in sinergia, con la Puglia così come con le altre regioni del Mezzogiorno, proprio in un’ottica di sviluppo sia sul breve che sul lungo periodo”.

“La Puglia e’ anche la mia terra e, dunque, mi e’ chiaro quali siano le sue criticita’, i punti di forza e le sfide che la attendono ma il confronto con il presidente della Regione e’ stato certamente utile per avere maggiori dettagli tematici e per comprendere quali siano le priorita’ per l’istituzione che guida. Da parte di Emiliano ho riscontrato piena disponibilita’ alla collaborazione istituzionale – aggiunge Lezzi -: un presupposto indispensabile per lavorare in modo collaborativo e compiere i passi in avanti necessari. Con il governatore abbiamo anche ragionato sull’ipotesi di adottare un coordinamento tra le regioni del Sud e il mio ministero: uno strumento di dialogo interistituzionale finalizzato anche a omogeneizzare le politiche di investimenti sul quale mi riprometto di fare un’ulteriore riflessione e approfondimento”.

Proprio su quest’ultimo tema, quello del coordinamento delle Regioni del Sud, Emiliano si è augurato che “nella Cabina di regia dell’Fsc (Fondo di sviluppo e coesione), come richiesto qualche giorno fa, rientrino tutti i presidenti delle Regioni del Sud per farlo diventare un vero e proprio coordinamento delle Regioni del Sud”.
“Io – aggiunge Emiliano – ho chiesto al ministro Lezzi di farci realizzare questo antico sogno che i governi precedenti hanno sempre impedito, ostacolando il coordinamento delle Regioni del Mezzogiorno. Adesso mi auguro che questo possa avvenire perché il rapporto tra Regioni e governo centrale è determinante per avere delle politiche”.

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