BARI – Le condizioni di gravissima criticità, in cui versano le strutture carcerarie della Puglia, impongono il riconoscimento dello stato di emergenza da parte del Governo. A questo proposito condividiamo e rilanciamo l’appello pubblico rivolto, nei giorni scorsi, alle Istituzioni locali e nazionali dal ‘Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale’, dott. Pietro Rossi, che ha tracciato un quadro preoccupante della situazione delle carceri in Puglia.
Si tratta di strutture in molti casi obsolete e fatiscenti che scoppiano, letteralmente, per il sovraffollamento e per la cronica mancanza di personale.
Dagli ultimi dati in nostro possesso, tra l’altro, emerge con chiarezza che la Puglia è una delle regioni italiane che presenta i dati più preoccupanti con riferimento al tasso di sovraffollamento carcerario che, qui da noi, si attesta al 140% (cioè ci sono 140 detenuti dove ne sarebbero previsti 100) rispetto alla media nazionale del 111%.
Questo sovraffollamento, che ho potuto toccare con mano durante la mia recente visita presso la casa circondariale di Taranto, come appare evidente, ha anche ricadute pesantissime sulla condizione di salute e di equilibrio psichico sia dei detenuti (per i quali, purtroppo, sono molteplici i tentativi di suicidio dovuti a condizioni invivibili) ma anche del personale penitenziario, costretto a lavorare in una situazione al limite della sostenibilità.
E’ pertanto necessario e urgente che il Presidente Michele Emiliano chieda con forza al Governo centrale il riconoscimento dello stato di emergenza in modo da poter adottare soluzioni straordinarie e non più procrastinabili per garantire una risposta efficace a questo impellente e drammatico problema, allo scopo di rendere effettivo il principio costituzionale della funzione rieducativa della pena che non può prescindere dalle condizioni dignitose in cui la stessa viene espiata.
Se nelle prossime ore non ci sarà una presa di posizione ufficiale del presidente Emiliano depositeremo apposita mozione in Consiglio regionale.
Mino Borraccino
Sinistra Italiana/ Liberi E Uguali