di Nicola Zuccaro
BARI – Un crocefisso sul palco della rotonda Giannella del lungomare di Bari e un tavolo ovale posto all’interno della Basilica di San Nicola. Due elementi che, corrispondenti alle altrettanti virtù teologali quali fede e carità – hanno riproposto al di là della comune volontà di pregare per la pace nel Medio Oriente, la necessità di un dialogo permanente fra le confessioni cristiane. Da Bari, dalla città che custodisce le reliquie di Nicola, Vescovo di Myra e Santo che fa da cerniera fra Oriente e Occidente, nella giornata del 7 luglio, è partita una nuova stagione che potrebbe portare ad una riunificazione dei Cristiani ? Una domanda che lascia spazio alla terza virtù teologale: la speranza.
Essa, è stata richiamata a supporto dell’implorazione ” Su te sia pace ” ed espressa da Papa Francesco con il supporto dei bambini. Per costoro, sotto la protezione di San Nicola nonchè del loro Patrono Santa Claus, dovrà essere garantito un mondo ed in particolare un Medio Oriente migliore – come auspicato – con il lancio di colombe da parte del Papa e dei Patriarchi, dal sagrato del tempio nicolaiano di Bari.