Comprendiamo le difficoltà esposte dai magistrati baresi, così come le esigenze palesate. I magistrati sanno che, nella grave situazione venutasi a creare, il Ministero sta facendo tutto quanto in proprio potere e sta rispettando i tempi previsti.
I lavori per il trasloco nelle sedi temporanee di via Brigata Regina e Modugno procedono secondo tabella di marcia e la prossima settimana esperti del Ministero della Giustizia saranno a Bari per seguire il completamento di questa fase, così come stabilito dalla conferenza permanente del 30 luglio scorso.
Il nostro obiettivo, oltre ad assicurare al meglio la ripresa dell’attività giudiziaria, è anche quello di tutelare l’incolumità del personale amministrativo e dei magistrati che ancora lavorano nell’immobile di via Nazariantz, su cui pende ancora oggi un’ordinanza di sgombero entro il 31 agosto. I nostri sforzi sono concentrati nel portare a termine il rilascio dell’immobile da parte del personale. Così come procede speditamente la procedura di individuazione della soluzione ponte più stabile.
Quanto ad altre istanze, sostenute da nuove perizie, giunte al Ministero solo a titolo di conoscenza il 17 agosto, si ribadisce che la competenza – e la responsabilità – nel merito è del comune di Bari che aveva emesso l’ordinanza e che, se ritiene che il pericolo sia cessato, può revocarla. Ma questo non dipende certo dal Ministero della Giustizia che non può dare alcuna apertura né copertura rispetto a un eventuale atto del genere.