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Riflessioni

L’autunno troverà la Penisola in condizioni socio/politiche non migliori dello scorso inverno. Il panorama, e non solo istituzionale, continua a presentarsi complesso e mancano, sfacciatamente, gli accordi per superare le difficoltà correlate a un’economia ancora tutta da inquadrare.

L’attuale maggioranza di Governo supererà, però, le insidie di una stagione che già si annuncia non priva d’incognite anche per quella che, ora, è l’Opposizione. Ovviamente, più formale, che sostanziale.

Per la verità, lo avevamo già intuito dallo scorso anno. L’abbinata Di Maio/Salvini avrà da affrontare anche gli incerti di questo quadro“politico” nazionale proprio in un momento nel quale l’economia italiana avrebbe bisogno di una carica di fiducia maggiore per consolidare i potenziali segnali di ripresa. Del resto, non intravediamo scelte se non una prova di buona volontà che consenta ai politici di ritrovare un piano di confronto. Quello che manca da troppi anni.

Ora non si può fare filosofia dei problemi del Paese. O si torna su una via percorribile o i risultati elettorali dello scorso marzo sarebbero vanificati. Non riteniamo più concepibile restare spettatori di una situazione che non favorirebbe, indubbiamente, la ripresa del Paese. Anche tenuto conto che la “maggioranza” di governo dovrà dimostrare le sue capacità operative.

Le nostre valutazioni non intendono essere solo un segnale preoccupante di qualunquismo politico. Intendiamo, invece, mostrare che il potere esecutivo ha da tenere in maggior conto le previsioni socio/economiche già ben note dallo scorso anno. Insomma, i capitoli politici non si eliminano, ma si possono integrare.

Giorgio Brignola

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