Arrivano le dichiarazioni del segretario cittadino della “Lega con Salvini Premier” di Massafra (TA), Roberto Giovinazzi, dopo il rinvenimento della scritta “Terroni” apparsa sulla saracinesca della loro sede.
Di Pietro Dragone
MASSAFRA – L’Avv. Roberto Giovinazzi, segretario cittadino della “Lega con Salvini Premier” di Massafra (TA), denuncia pubblicamente il grave episodio del rinvenimento della scritta “terroni” apparsa sulla saracinesca della loro sede cittadina.
Una denuncia che oltre ad essere di carattere politico, l’intero coordinamento cittadino della Lega ha esteso anche alle forze dell’ordine locali. Ovviamente, una denuncia contro “ignoti”.
Non si conoscono infatti gli autori di questo gesto vandalico posto in essere per criticare il movimento politico leghista. I motivi potrebbero essere molti: dall’odio verso i caratteri identitari e ideologici del partito di Salvini a livello nazionale, fino all’arrivare all’avversione, sempre di carattere politico, di alcuni cittadini, nei confronti del partito locale o dei loro esponenti.
Di certo, ancora nulla. “Saranno gli inquirenti – ha dichiarato l’Avv. Giovinazzi all’emittente radiofonica MultiRadio Massafra nella mattinata di ieri – a indagare sulle dinamiche dell’accaduto”. Dalla Lega respingono fortemente “ogni forma di violenza e coercizione nei nostri confronti, nessuno potrà impedire il nostro impegno per la città”.
Per il coordinatore Giovinazzi inoltre la parola terroni “non è offensiva nei nostri confronti perché è una parola usata da quelli del nord” esprimendo poi anche dei dubbi sul vero significato che l’autore avrebbe voluto poter attribuire alla parola stessa. “Oltre la parola noi siamo un popolo unito e noi della Lega continueremo ad andare avanti per il bene del popolo come abbiamo fatto fino ad ora, anteponendo i diritti degli italiani dinnanzi a tutti gli altri”.
Qualcuno, già da subito, ha pensato che il gesto vandalico sia ricollegabile alla manifestazione alla quale hanno preso parte alcuni membri della sezione massafrese la scorsa domenica. Si tratta di una manifestazione leghista contro l’immigrazione clandestina tenutasi presso un lido di Castellaneta Marina e sfociata lì per lì in una forte contestazione verbale aspramente portata avanti dai bagnanti.
“Non siamo né razzisti né omofobi – si difende Giovinazzi – quello che vogliamo far capire è che gli italiani in questo periodo stanno vivendo un momento delicato e critico”.
Per i legisti i problemi degli italiani vengono al primo posto in ordine di priorità per questo motivo dal coordinamento cittadino ci fanno sapere che cercheranno “di risolvere prima i problemi degli italiani, perché se gli italiani per primi stanno bene, so può poi essere in grado di aiutare gli altri popoli”.