I rappresentanti della frazione di Mazzocchio: la politica ha fallito, si informino in procura
ROMA – “Questa volta non toglieremo soldi e denaro alle nostre famiglie e non parteciperemo alla seduta della commissione Urbanistica politiche abitative e rifiuti in programma giovedì 13 settembre alla Regione Lazio”. I cittadini della frazione di Mazzocchio di Pontinia, che ospita l’impianto di compostaggio Sep, affidano a un comunicato le motivazioni che li hanno spinti a declinare il nuovo invito della Regione che nel settembre dello scorso anno aveva organizzato un altro incontro per trattare proprio il problema dei miasmi provenienti dallo stabilimento Sep.
“Lo scorso anno, dopo il sequestro da parte della magistratura dell’impianto, fummo convocati perché la Regione voleva capire cosa succedesse a Pontinia. Non possiamo credere che dopo un anno gli stessi politici, visto che il governo regionale non ha cambiato nemmeno colore e risulta governato sempre dal presidente Nicola Zingaretti, abbiano ancora necessità di valutare con noi cosa succede sul nostro territorio” spiegano i cittadini.
“Abbiamo presentato esposti, fatto accesso agli atti, parlato con l’Arpa, descritto in Regione come l’agenzia avesse già dimostrato che il compost analizzato in uscita dalla Sep non era conforme a quanto previsto dalla normativa. Siamo riusciti anche grazie alle nostre battaglie a far sequestrare quell’impianto che puzza ancora ma almeno lavora a ranghi ridotti. La Regione che cosa ha fatto in questi 12 mesi? – si chiedono gli attivisti -. Nulla se non autorizzare l’avvio dei lavori della Sogerit, un’azienda che si trova accanto alla Sep, è della stessa proprietà e lavora in stretta sinergia con la Sep, dove arrivano i rifiuti pre-trattati in Sogerit”.
“Se alla politica serve uno schermo per affermare, in un eventuale sede giudiziale, di aver cercato di fare qualcosa ed evitare così condanne per reati omissivi, dovrà costruirselo senza noi cittadini che di parlare senza veder fatti ci siamo davvero stancati. Il nostro interlocutore, qualora servisse, è ormai solo la magistratura, l’unica che ha dimostrato di essere in grado di far valere i nostri diritti di cittadini che su questo territorio lavoriamo e viviamo”.