Continua la stagione lirica al Teatro Petruzzelli con l’opera «Tancredi» musicata in breve tempo nel 1813, da un giovane da Gioachino Rossini su libretto in due atti di Gaetano Rossi e la cui trama è tratta dalla tragedia omonima di Voltaire .
Il palcoscenico del Teatro barese si presta benissimo alla complessa e solenne macchina scenica che muta continuamente, adattandosi alle esigenze dell’opera e assecondando la folta presenza del coro e degli artisti, protagonisti dell’opera rossiniana.
Siamo a Siracusa, nel 1005, durante le lotte tra saraceni e siciliani. La città mantiene la sua indipendenza, anche se è devastata dalle lotte intestine tra le famiglie di Argirio e Orbazzano.
Il nobile Tancredi, amante della figlia di Argirio, Amenaide, viene esiliato perché ritenuto fedele a Bisanzio. Argirio, per fare pace con l’antico nemico Orbazzano, gli promette in sposa la figlia Amenaide, che però ama ancora Tancredi, ed è oggetto delle mire di Solamir, il nemico saraceno; egli infatti l’ha chiesta in sposa, ma Argirio la offre ad Orbazzano.
Lo sviluppo della trama mette in risalto sentimenti e valori mai tramontati: l’amore tra padre e figlia, l’amore che fa tremare il cuore, il profondo senso dell’onore nonchè l’amore per la patria ed il sacrificio della vita per difenderla.
La rappresentazione ben si colloca nella tradizione “alta” del Petruzzelli di Bari che il pubblico ha mostrato di gradire omaggiando gli artisti con applausi convinti.
Repliche fino al 25 ottobre
direttore: José Miguel Pérez-Sierra
regia, scene, costumi: Pier Luigi Pizzi
maestro del coro: Fabrizio Cassi
Orchestra e Coro della Fondazione Petruzzelli
Tancredi: Cecilia Molinari
Amenaide: Valentina Farcas
Argirio: Michele Angelini
Orbazzano: Pietro Spagnoli
Isaura: Alessia Nadin
Roggiero: Nozomi Kato