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Uomo di Altamura

La lealtà del Prof. Manzi e il lacerante provincialismo delle Istituzioni locali

L’indiscutibile levatura del Professor Giorgio Manzi, referente del gruppo di studi che conduce il progetto “Karst”, attinente alla ricerca scientifica sui resti scheletrici del Neanderthal altamurano, ieri, venerdì 26 ottobre, presso il comune di Altamura, ha offerto argomenti, informazioni ed alcune conferme di singolare importanza.

Di fatto, il Professore, con straordinaria onestà e coraggio intellettuale, ha messo a conoscenza i presenti, in modo chiaro e determinato, dello stato dell’arte che afferisce alle potenziali azioni scientifiche che potrebbero interessare l’immenso rinvenimento paleo-antropologico murgiano.

L‘attuale fase di studi e rilievi, verte, qualora i presupposti scientifici e politici lo consentissero, ad una futura estrazione dei resti ossei del Neanderthal dall’abside di Lamalunga e successiva musealizzazione. 

E’ evidente tuttavia, che, oggi, siamo in una fase propedeutica e che il raggiungimento della progettualità,  prospettata dal Prof. Manzi, richiederebbe alcuni anni. La prospettiva, alla luce dei vincoli giuridici e paesaggistici che insistono sull’area d’interesse e anche degli atti amministrativi espletati dagli Enti preposti (Ente Parco Nazionale dell’Alta Murgia e Consiglio Comunale di Altamura) in merito, oggettivamente palesano l’impossibilità di una eventuale estrazione né di alcuna forma di alterazione dell’habitat in cui il reperto si è naturalmente e meravigliosamente conservato per 150 mila anni circa.

Per noi, invitato nell’occasione da alcuni Consiglieri Comunali a prendervi parte, in virtù anche della sua piena  conoscenza dell’argomento e dell’incessante militanza in difesa del nostro territorio, era presente il vice-presidente Francesco Fiore.

A Fiore, va tutta la stima, solidarietà e vicinanza del Movimento culturale “ORA”, per l’orribile quanto violenta aggressione subita, al suo arrivo presso la Sala Laudati, dalla Sindaca Rosa Melodia,  alla presenza di tutti gli intervenuti e del Professor Manzi.

A Fiore, è stato ripetutamente intimato, con singolare ferocia e livore, di allontanarsi immediatamente dall’aula: una tracotanza indicibile. Francesco Fiore, tuttavia, per niente scalfito dalla gravissima brutalità del gesto e con la medesima passione di sempre, vi ha fatto fronte rimanendo presente all’incontro e contribuendo, con il suo intervento, a fare chiarezza e a portare a conoscenza i presenti di alcuni passaggi fondanti, ad oggi, ignorati più o meno scientemente dalle Istituzioni cittadine.

Il Prof. Manzi, ha egregiamente concluso dicendo, che, entro una anno, la Città e le Istituzioni territoriali, devono decidere se far proseguire, nel futuro prossimo, questo gruppo di studi nella direzione di una estrazione dei resti dell’Uomo da Lamalunga o dare seguito ad un percorso scientifico che veda le attività di studio, ricerca e successiva valorizzazione “in situ”.

Mentre, come di sovente ormai accade, la Sindaca Melodia, anche in questo caso, non ha perso l’occasione per porre un’intera Comunità in uno stato di mortificante imbarazzo e lacerante provincialismo.                                        

Movimento Culturale “ORA

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