di Lia Pasqualina Stani
L’opportunità per diventare campioni di disinformazione arriva dall’Università di Cambridge che non è impazzita, offrendo corsi per diventare “untori” dell’informazione, ma che qualche giorno fa ha pubblicato il videogames Bad News.
Si tratta di un gioco online – il primo del suo genere – il cui obiettivo è quello di ottenere il maggior seguito possibile creando e condividendo sui social notizie tarocche, ma credibili, a sfondo politico, economico o di costume.
Il gioco permetterà agli utenti della rete di conoscere i meccanismi di costruzione e diffusione virale di una fake news e darà loro gli strumenti necessari per riconoscerle ed evitarle.
Il gioco è insomma una specie di vaccino digitale che dovrebbe immunizzare le persone dai pericolosi effetti delle notizie false.
Il funzionamento di Bad News è relativamente semplice: lo scopo del gioco quello di collezionare il maggior numero possibile di follower condividendo falsità e sviando l’attenzione quando il rischio di essere scoperti diventa troppo alto. Il tutto senza perdere credibilità con il proprio pubblico.
Per diventare supercampioni di Bad News bisogna rispondere a una serie di domande (in inglese) e superare con successo sei diversi livelli: per esempio si potrà decidere di utilizzare un falso account Twitter di Donald Trump e inviare una dichiarazione di guerra alla Corea del Nord.
Alla fine di ogni prova, il gioco chiede agli utenti come si sentono, se sono soddisfatti di ciò che hanno fatto o se ne provano vergogna.
Il gioco rimarrà online per i prossimi sei mesi: in questo periodo di tempo i ricercatori analizzeranno il comportamento dei giocatori e somministreranno loro dei questionari per valutare la capacità di riconoscere le notizie false.