Principale Politica Diritti & Lavoro Migranti. Di Maio insiste: ‘no ai bimbi in mare’

Migranti. Di Maio insiste: ‘no ai bimbi in mare’

Di Maio rilancia, Italia dara’ lezione a Ue su migranti il vicepremier torna sulla questione della Sea Watch

‘Non arretriamo sulla politica migratoria, che ha permesso di ridurre in modo considerevole gli sbarchi, ma quando si tratta di donne e bambini siamo pronti a dare una lezione a tutta l’Europa e ad accoglierli’. Cosi’ il vicepremier Di Maio torna oggi da Novi Ligure sulla questione delle due navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye. ‘Ci sono donne e bambini da 14 giorni a un miglio dalla costa maltese – ha detto Di Maio – la Ue mette la testa sotto la sabbia, Malta non fa il suo dovere: e’ una cosa ignobile”. Ieri La Valletta aveva avvisato: ‘attento alle parole’. Gelido si era mostrato Salvini: ‘basta ricatti’. Il Consiglio d’Europa aveva lanciato l’appello: ‘subito un porto’. ‘L’Italia resta in una posizione che, rispetto alle intenzioni, non e’ chiara. E’ un’opzione che non possiamo prendere sul serio’, afferma Giorgia Linardi, portavoce della Ong tedesca Sea Watch, in un’intervista oggi al Fatto Quotidiano.

“L’Italia deve dare una lezione di umanita’ a tutta l’Europa”. Dopo aver annunciato che l’Italia e’ pronta ad accogliere donne e bambini delle navi Sea Watch e Sea Eye, provocando uno scontro nel governo con l’irritazione dell’alleato Matteo Salvini, oggi Luigi Di Maio insiste e torna ad attaccare la Ue per la vicenda migranti.

“Ci sono dieci persone tra donne e bambini che sono da 14 giorni in mezzo al mare a un miglio dalla costa maltese. L’Ue nasconde la testa sotto la sabbia, Malta finge di non vedere e allora, rispetto a questo disimpegno ignobile, noi diciamo come Italia che siamo disponibili ad accogliere donne e bambini”. Il vicepremier sottolinea che “nessun bambino puo’ essere lasciato 14 giorni in mezzo al mare perche’ l’Ue o Malta non fanno il loro dovere”. La politica migratoria di questi mesi “ha ridotto gli sbarchi in Italia e non vogliamo tornare indietro, ma quando si parla di donne e bambini l’Italia deve dare una lezione di umanita’ a tutta l’Europa”. Ma il dissenso della Lega e’ evidente, perche’ “fare entrare dalla finestra quello che e’ uscito dalla porta” “non e’ la linea del governo”, avverte il sottosegretario leghista all’Interno Stefano Candiani. Per questo, spiega, il premier Giuseppe Conte “dovra’ farsi carico” dell’eventuale accoglienza di donne e bambini della nave ong “anche nei confronti della maggioranza”. Per l’equipaggio della Sea Watch e’ pero’ “impensabile separare le famiglie a bordo” in modo che donne e bambini possano essere accolti in Italia. “A bordo ci sono 7 minori, tra cui tre bambini che fanno parte di un nucleo familiare”, spiega all’AGI la portavoce di Sea Watch, Federica Mameli. “Loro non accettano di essere separati e nemmeno noi li separeremmo mai”, chiarisce. Con la proposta di Di Maio verrebbero accolti in Italia in totale 5 donne e 7 bambini, mandando altrove invece almeno tre padri che si vedrebbero divisi dalle loro famiglie.

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