Principale Arte, Cultura & Società Musica, Eventi & Spettacoli “Il volo della vita”

“Il volo della vita”

Intervista, di Fedele Eugenio Boffoli, a Taranta Fil 

Taranta Fil è fondatrice dell’omonimo gruppo di musica popolare, della provincia di Bari, che fa il suo esordio discografico nel 2014, all’interno della compilation “Pizzica la Taranta”, e propone musiche tradizionali (pizzica, tarantella…) contaminate con i suoni di più etnie; nel 2015 esce il suo primo album “Anima e Vento”; in questi giorni Taranta Fil è stata presente al “VINITALY” di Verona, a rappresentare la tradizione pugliese in Italia, ci dice?

<<Intanto grazie per questa intervista, e per questo spazio dedicatomi. Per chi non mi conosce, sono Taranta Fil, una cantautrice, danzatrice che riporta in musica il nostro territorio, le nostre tradizioni e non solo, in quanto innamorata di due culture musicali che si fondono perfettamente tra di loro, le sonorità del nostro Sud Italia e il ritmo “flamenco” della meravigliosa Spagna, viaggiando dunque musicalmente tra pizziche, tammurriate, tarantelle e rumbe. Nel 2012 nasce il gruppo musicale SudBand, che accompagna Taranta Fil in diverse avventure importanti e indimenticabili. Sono appena rientrata dall’importante manifestazione VINITALY di Verona, special guest del gruppo musicale Tammorra Felice, che ringrazio, con cui ho piacevolmente collaborato. Un’esperienza questa, molto importante, rappresentare la Puglia, dunque una responsabilità non indifferente, vissuta con orgoglio e onore, che mi ha dato una maggiore notorietà e la possibilità di fare conoscenze importanti.>>

Cosa rappresenta per lei la musica? Riuscirebbe a pensare una vita senza?

<<Assolutamente no! La musica per me è tutto, lo spettacolo in genere, l’arte a 360° sono il mio ossigeno, il tutto per cui ho sempre combattuto e sicuramente continuerò a lottare in quanto sempre tutto in salita. Ho stravolto la mia vita per seguire il mio istinto e talento artistico e non me ne pento, se pur, tutto, è stato e continua ad essere difficile. Essere artisti, scegliere di esserlo con convinzione, significa convivere con dei compromessi e rimorsi, molto duri e pesanti, a volte è abbandonare tutto ciò che fino a quel momento sembrava motivo di vita, è vivere uno stile di vita inspiegabile, è essere incompresi e molte volte anche derisi, è il saper convivere con momenti di esaltazione e momenti di profonda tristezza e solitudine, proprio quelli che riaccendono poi la vena di ogni artista, è saper vivere semplicemente col sapore dolce e amaro dell’arte. È meraviglioso sapere che le mie “creature” e dunque i miei testi diventati musica, sono le parole ascoltate da tanti e dunque il poter e saper trasmettere emozioni e storie a chi sa ancora ascoltare.>>

Nella tradizione musicale popolare si ritrovano essenza e radici della nostra terra, origini queste che ci aiutano a sapere chi siamo…

<<Viviamo ogni giorno una terra meravigliosa, terra che ha una storia, un passato e noi siamo qui a rappresentarlo grazie alle tradizioni che ci sono state tramandate, ai racconti, ai proverbi e alla musica “popolare”… noi siamo sicuramente il racconto delle nostre radici, ognuno di noi involontariamente e indirettamente, continua ad essere ciò che è stato chi ci ha preceduto. Siamo la storia di noi stessi.>>

La pizzica salentina fa parte del gruppo delle tarantelle, danze arcaiche legate ai riti, greci e latini, dionisiaci e baccanali, con le loro ebbrezza, propiziatori di stagioni e raccolti agrari…

<<In questo vorrei precisare che la pizzica è una danza pugliese, la danza del corteggiamento, la danza della liberazione, la danza dal ritmo frenico, una danza così semplice ma allo stesso tempo ricca, calda e profonda proprio come il nostro Sud Italia, la nostra terra. La pizzica è una danza popolare attribuita particolarmente a Taranto e a tutto il Salento, ma fino a tutt’oggi diffusa in tutta la Puglia, la Bassa Murgia e Matera, appartenuta anch’essa alla Terra d’Otranto, dunque ballata ovunque se pur con piccole differenze nella danza.>>

Quali suoi prossimi impegni?

<<Sono una persona molto ambiziosa, con mille obiettivi da raggiungere. Al momento mi sto dedicando alla promozione del mio ultimo singolo SUNAMME CATARI’, di cui ne sono l’autrice del testo e Antonio Da Costa il compositore. Questo brano è nato dall’ispirazione avuta vivendo il palcoscenico del grande Maestro Renzo Arbore. Ricevo una bellissima e importante telefonata artistica dal Renzo Nazionale che m’invita a salire sul suo prezioso palco il 5 Agosto del 2018. Il testo parla della vita di un artista e delle incomprensioni che vive tra la gente che sottovaluta questo stile di vita artistico criticandolo ma allo stesso tempo vivendo grazie all’arte e agli artisti, sentimenti, momenti importanti, rivedendosi in ogni canzone. Dunque, come ogni mio testo, anche questo autobiografico. L’ultima parte del brano invece, è interamente e simpaticamente dedicata al Renzo Nazionale, infatti vengono nominati nel testo i successi più conosciuti di Arbore. Il tutto arricchito da una meravigliosa sonorità che unisce la musica popolare col tipico suono di tamburello alla musica pop, con una fisarmonica che riproduce una particolare melodia, chiamata “forro” tipica del Brasile. Contaminazioni musicali pronte ad arrivare ad un pubblico più ampio. Oggi la vedo ballare in coppia, in gruppo e semplicemente “da soli”. In ogni mia esibizione, è un’emozione veder ballare e canticchiare il mio pubblico con me. Ancora grazie a tutti voi.>>

Fotografie: fonte Web

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