Principale Politica Diritti & Lavoro L’ecocardiografia base di diagnosi in cardiologia

L’ecocardiografia base di diagnosi in cardiologia

Antonio Tota eletto nuovo Segretario Regionale SIECVI

Di Riccardo Guglielmi

Nel Policlinico di Bari, presso l’Aula didattica del DIMO, il dipartimento di scienze biomediche e oncologia umana, diretto dal Candidato Rettore Angelo Vacca, il 4 giugno dalle ore 15, i cardiologi regionali della SIECVI, la Società italiana di ecocardiografia, vascolare e imaging, si sono riuniti per il FOCUS ON AMILOIDOSI CARDIACA, una patologia sistemica che interessa organi e apparati, caratterizzata dalla deposizione in sede extracellulare di materiale proteico a ridotto peso molecolare e insolubile, detto amiloide, che porta all’insufficienza cardiaca, renale, respiratoria e alla neuropatia periferica, anche in soggetti non anziani. Dopo il saluto del prof. Vacca, Cosimo Greco segretario regionale e Paolo Colonna, past president nazionale, hanno moderato l’incontro che ha visto una perfetta integrazione culturale e comunicativa tra la nuova leva dei medici in formazione e tra quelli di provata pluriennale esperienza.  Ai moderatori il merito di aver condotto l’incontro in modo leggero e interattivo, favorendo la condivisione di competenze tra pubblico e relatori. Onori di casa e calcio d’inizio a cura di Roberto Ria, che nella sua qualità di docente e ricercatore del DIMO, ha spiegato le basi fisiopatologiche che portano alla morte delle cellule aggredite da anomale catene proteiche che creano depositi negli interstizi extracellulari. Ora esistono armi: trapianto di cellule staminali, cortisonici, chemioterapici, nuove molecole tipo CyBord, pomalidomide, sino alla nuova frontiera con gli anticorpi monoclonali.

Ai giovani medici, Sebastiano Cicco, Ilaria Dentamaro, Assunta Melaccia l’esposizione di casi clinici. E’ dal sempre vivo e vitale Elettrocardiogramma che dobbiamo partire. Bassi voltaggi, aspetto da pregressa necrosi settale, alterazioni della ripolarizzazione ventricolare sono i primi segni che, al cardiologo clinico, fanno sospettare l’amiloidosi cardiaca. Non mancano i segni ecocardiografici: ipertrofia delle pareti dei ventricoli senza dilatazione, disfunzione diastolica, aumento dei diametri delle cavità atriali, versamento pericardico e un maggiore contrasto, quasi luminescenza, a carico delle pareti muscolari. Dopo l’ecocardiografia, la Risonanza magnetica e la positività al Rosso Congo di un prelievo bioptico di grasso sottocutaneo ci permettono di confermare la diagnosi. Interessante il caso clinico finale di Ennio Micheletto, specializzando in Medicina dello sport, che ha permesso di focalizzare le differenze tra Cardiomiopatia ipertrofica, Amiloidosi cardiaca, Displasia aritmogena, malattie responsabili della maggioranza delle morti improvvise nello sport. La presenza dei giovani medici ha sicuramente dato l’idea ad Antonio Tota di permettere una diretta via Facebook dell’evento permettendo a cardiologi di seguire a distanza l’incontro. Dalla discussione è emerso, tra i presenti Carlo D’Agostino, direttore della Cardiologia Ospedaliera, che la strategia vincente è quella di fare gruppo interdisciplinare e attivare una rete regionale che possa permettere percorsi diagnostici e terapie appropriate. La precocità diagnostica e terapeutica permette di evitare la cattiva prognosi della malattia.

Terminata la parte scientifica, Cosimo Greco, al termine del suo doppio mandato di Segretario regionale, ha tracciato il positivo bilancio dei 4 anni di segreteria: maggior numero di eventi e iscrizioni, sviluppo di corsi didattici e attenzione all’informatica nella diffusione culturale e formativa. Si è passati così alla votazione del nuovo Segretario regionale della SIECVI. All’unanimità è stato eletto Antonio Tota, nella foto, dirigente medico della Cardiologia Ospedaliera e responsabile della Cardiologia dello sport nel Policlinico di Bari. Al neo segretario gli auguri per un proficuo e costruttivo mandato nell’interesse della SIECVI e di tutti coloro che quotidianamente si rivolgono alle strutture cardiologiche, ospedaliere e territoriali, per cure più efficienti, efficaci e per assistenza di qualità.

 

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