Criminali organizzati svaligiano un antico e prestigioso negozio di Capitanata; si cercano immagini o segnalazioni dei passanti.
Se la criminalità attacca piccoli e onesti commercianti o imprenditori c’è da temere seriamente per il futuro della provincia di Foggia. La terra garganica, meta di turisti e pellegrini, registra l’ennesimo spiacevole saccheggio ai danni di attività commerciali.
La scorsa notte ignoti ben organizzati, entrando in pieno centro storico, hanno forzato con un flessibile ingresso blindato e vetrine della ditta Ronghi, il cui negozio di intimo, abbigliamento mare e accessori, è a pochi passi dalla Cattedrale. Il palazzo del seminario era vuoto nella notte, così che nessuno ha percepito gli scassinatori all’opera nella strada sottostante.
Tutti in città conoscono il titolare, la cui famiglia da generazioni fornisce al territorio brand e tessuti tra i migliori del made in italy, che si è ritrovato dinanzi una scena di furto e scasso da colossal americano.
Nella mattinata di ieri, allertate le forze dell’ordine, è giunto subito in via Soccorso il Sindaco della città di San Severo, Avv. Francesco Miglio, scosso da un vile gesto mafioso ai danni di una nota famiglia di lavoratori locali.
Stimati commercianti e semplici cittadini si sono recati per solidarietà sul luogo dell’ignobile atto vandalico, costatando danni, perdite ingenti di merce e incasso per la famiglia Angelillis. Parole di solidarietà a Ronghi anche dal Vescovo di San Severo e dall’Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, a cui si unisce il desiderio della stampa locale di fare chiarezza, stabilendo una volta per tutte se i commercianti, cuore dell’economia cittadina, debbano vivere un clima di terrore.
Nella piena fiducia del lavoro scrupoloso delle autorità competenti si augura buon lavoro alla Questura di San Severo per la risoluzione di questo misterioso caso che mina il prestigio commerciale e turistico di uno dei centri storici più belli della Puglia.
La redazione