Intanto, secondo quanto si apprende da fonti del Viminale, è stato respinto il ricorso presentato da alcuni migranti a bordo dell’imbarcazione alla Corte europea dei diritti umani, per chiedere un intervento per ottenere l’autorizzazione allo sbarco in Italia. “La Corte ritiene che le condizioni a bordo non costituiscano un danno imminente e irreparabile all’incolumità dei naufraghi e chiede però all’Italia di prestare il necessario supporto alla nave. Resta la responsabilità del Comandante di portare in salvo i naufraghi” scrive poi in un tweet la Ong
“Anche la Corte europea di Strasburgo conferma la scelta di ordine, buon senso, legalità e giustizia dell’Italia: porti chiusi ai trafficanti di esseri umani e ai loro complici. Meno partenze, meno sbarchi, meno morti, meno sprechi” commenta il ministro dell’Interno.
A BORDO – “Siamo stanchi, siamo esausti. Fateci scendere” hanno chiesto i 42 in un video, pubblicato da Forum Lampedusa Solidale. Uno dei migranti soccorsi in mare spiega: “Immaginate come deve sentirsi una persona che è scappata dalle carceri libiche e che ora si trova sui, costretta in uno spazio angusto, seduta o sdraiata senza potersi muovere. Inevitabilmente rischia di sentirsi male – dice -. Non ce la facciamo più, la barca è piccola e non possiamo muoverci. Non c’è spazio. L’Italia non ci autorizza a sbarcare, chiediamo il vostro aiuto, chiediamo l’aiuto delle persone a terra. Pensateci perché qui non è facile”.