Vladimir Putin nella Capitale. Dopo l’atterraggio a Fiumicino previsto in tarda mattinata, la visita del presidente della Federazione Russa inizia con l’udienza in Vaticano da Papa Francesco: si tratta della terza volta per i due, che si erano incontrati per l’ultima volta ben quattro anni fa. Seguirà quindi il Quirinale. Putin, che è accompagnato dal ministro degli Esteri Sergei Lavrov, dal ministro dell’Industria Denis Manturov e dal ministro della Cultura Vladimir Medinsky, sarà infatti ricevuto per una colazione di lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante la quale saranno affrontati i temi principali dell’attualità internazionale.
Al termine della visita al Colle, sarà quindi la volta di Palazzo Chigi: l’incontro con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è fissato per le 16.15. Al termine dei colloqui, alle ore 17.20 circa, è prevista una conferenza stampa congiunta nel cortile d’onore. A seguire i due Presidenti si trasferiranno al ministero degli Affari Esteri per partecipare, alle ore 18.30, al Foro di Dialogo Italo-Russo delle società civili, organizzato dai presidenti del Foro in collaborazione con l’Istituto per gli studi di politica internazionale (Ispi). L’evento vedrà la partecipazione di alti rappresentanti, italiani e russi, del mondo delle imprese e della cultura. Alle 19.30 a Villa Madamaè prevista la cena delle due delegazioni.
Controlli serrati anche per la stampa. L’accesso a Palazzo Chigi dei giornalisti sarà consentito dalle ore 13.30 e non oltre le ore 15.30, per le operazioni relative ai controlli di sicurezza e il rilascio del badge, si legge nella nota di Palazzo Chigi. Dove è anche scritto che in sala stampa, dove si potrà assistere alla conferenza, “è richiesto un abbigliamento consono alla sede istituzionale”.
“CON ITALIA RAPPORTI COLLAUDATI” – Vladimir Putin vorrebbe abolire le contro-sanzioni che colpiscono pesantemente l’export italiano, ma ricorda come queste siano state una risposa a decisioni prese “da tutti i Paesi della Ue”, compresa, naturalmente, l’Italia. Il presidente russo, affronta la questione in un’ampia intervista al Corriere della Sera, nella quale spiega che, “con l’Italia abbiamo veramente rapporti particolari, collaudati dal tempo. È stato messo a punto un dialogo basato sulla fiducia con la sua dirigenza. Viene costantemente condotto un lavoro congiunto nella sfera politica, economica, scientifica ed umanistica. Noi apprezziamo molto questo capitale di reciproca fiducia e di partenariato. Certamente abbiamo tenuto conto di questo fatto”.
“E non avevamo il desiderio di estendere le limitazioni ai legami economici con l’Italia – prosegue Putin – ma il punto è che nel prendere le misure di risposta, contro le sanzioni illegittime introdotte, non potevamo agire in modo selettivo perché altrimenti ci saremmo imbattuti in problemi nell’ambito dell’Organizzazione mondiale del commercio. Aggiungo che le decisioni sull’introduzione delle sanzioni contro la Russia sono state adottate dalla Commissione europea e per esse hanno votato tutti i Paesi dell’Ue”.
Tuttavia, sottolinea il capo del Cremlino, “le misure russe assumono un carattere parziale e non ci impediscono nel complesso di sviluppare con successo lo scambio di investimenti e una cooperazione produttiva. Così, nessuna azienda italiana se n’è andata dal mercato russo. Al recente Forum economico di San Pietroburgo sono stati siglati contratti bilaterali promettenti nei settori industriale, del petrolio, del gas e nel petrolchimico. Per quanto riguarda, invece, l’abolizione delle sanzioni, il primo passo lo deve fare chi le ha promosse, ossia l’Unione Europea. Allora la Russia potrà cancellare le misure di risposta adottate. Contiamo che alla fine il buon senso prevarrà, che l’Europa si lascerà guidare anzitutto dai propri interessi e non da suggerimenti altrui. E noi potremo sviluppare per il reciproco beneficio una collaborazione a tutto campo mirata al futuro”.
“La Lega e il suo leader Salvini sono attivi sostenitori di un ripristino della piena cooperazione tra Italia e Russia; si pronunciano per una più rapida abolizione delle sanzioni anti-russe introdotte dagli Usa e dall’Ue. Qui i nostri punti di vista coincidono”, afferma Putin. “Salvini ha un atteggiamento caloroso verso il nostro Paese, conosce bene la realtà russa – prosegue Putin – Ci siamo incontrati nel 2014 a Milano, abbiamo discusso le prospettive di sviluppo dei legami italo-russi e delle relazioni tra Russia e Unione Europea. Da allora, per quel che mi è noto, il signor Salvini e rappresentanti del suo partito mantengono contatti con i colleghi russi interessati allo sviluppo della cooperazione con i propri partner italiani”.
“L’ho detto varie volte e lo ripeto: nei nostri rapporti con gli Stati stranieri facciamo riferimento ai dirigenti legalmente eletti, legittimi. Siamo pronti a lavorare e lavoreremo con quelli che sono stati scelti dal popolo italiano a prescindere dalla loro appartenenza politica”, spiega il capo del Cremlino.
Con Silvio Berlusconi, continua Putin, sono legati da “rapporti di amicizia pluriennali. Silvio è un politico di statura mondiale, un vero leader che propugna fermamente gli interessi del suo Paese nell’arena internazionale”. Per Putin, “suscita rispetto” la “sincera volontà” di Berlusconi di “preservare e moltiplicare il potenziale accumulato nei rapporti tra i nostri Paesi. Non riusciamo a incontrarci spesso, ma quando tale opportunità si presenta, lui non si permette mai di discutere questioni di politica interna. E non lo faccio nemmeno io”.
“È importante il fatto che in Italia c’è un assoluto consenso tra tutte le forze politiche circa lo sviluppo dei buoni rapporti con la Russia. E noi rispondiamo a questo con piena reciprocità”, conclude il presidente russo.