Principale Politica Diritti & Lavoro Le 4 promesse di Von der Leyen a Conte

Le 4 promesse di Von der Leyen a Conte

Un programma ambizioso, la volontà di coesione e una forte disponibilità all’ascolto. Con queste tre premesse la nuova presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, è arrivata in Italia per incontrare Giuseppe Conte in una delle tappe del suo viaggio attraverso gli stati membri dell’Ue. “Uno scambio di vedute” come l’ha definito lei più tardi in un tweet, con allegata la foto che la ritrae in compagnia di Conte e del busto di Alcide De Gasperi, nel cui spirito si propone di portare avanti la sua carica. Le visite ai Paesi Ue serviranno per la preparazione di un programma comunitario e per la formazione del suo collegio, che richiede almeno al 50% femminile. Nessun nome certo per il nuovo commissario Ue, tuttavia, è uscito ieri dall’incontro con Conte. Quattro gli obbiettivi che Von der Leyen ha rilanciato in sede di discussione con il presidente del Consiglio, tutti basati sul progetto di guardare al futuro come un’Unione sempre più consolidata e meno legata agli interessi personali dei singoli paesi. IMMIGRAZIONE – La presidente ha ribadito: “E’ certamente necessario rivedere il concetto di suddivisione, ripartizione dell’onere” nella questione migranti. In cantiere, ha aggiunto, c’è già l’idea di “un nuovo patto per le migrazioni e l’asilo”, per concedere a “Italia, Grecia e Spagna – le più esposte, ha riconosciuto – una nuova boccata d’aria”. Sulle modifiche al Trattato di Dublino, che attualmente ancora obbliga il primo paese di arrivo dei migranti all’accoglienza univoca, Von der Leyen ha concordato con le richieste di Conte. Il premier ha inoltre domandato un adattamento del portfolio economico concesso all’Italia alle esigenze che ogni giorno è portata ad affrontare, in quanto “Paese in prima linea”, come l’ha definita la stessa presidente. Alla base del cambiamento “la solidarietà, che non è mai unilaterale” e che la neo-eletta ha definito essere la base delle soluzioni del futuro. SUPERAMENTO DELLE DIVISIONI – Nell’idea di Europa unita ed “efficiente” di Von der Leyen non c’è spazio per le divisioni campanilistiche. Stop a “nord-sud, est-ovest, Paesi piccoli-grandi”, ha chiesto. Un’Ue forte non può prescindere dalla prosperità di ogni singolo stato membro. Non si illude Ursula: “Certamente credo che ci sia molto da fare – ha detto – ma sono qui per ascoltare e fare domande”. “Chiedere l’appoggio dell’Italia” è in cima ai motivi del suo arrivo da Conte, tiene a specificare, per costruire nuovi ponti fatti di “investimenti, tempo ed energia”. SPIRITO COMUNITARIO – Di fronte alle preoccupazioni del presidente Conte, che manifestava la volontà di evitare che “il rischio di sfiducia e disillusione prevalgano sui cittadini”, la presidente ha concordato. “Se le situazioni si complicano – ha detto – sappiamo di poter contare su una comunità forte, che è quella a cui pensava e che sognava Alcide De Gasperi”. Quella ‘morale unitaria’ di cui il politico italiano parlava già nel 1954, con la ‘volontà di verità e giustizia’ dovranno essere i principi guida ancora una volta. “L’Italia – ha affermato Von der Leyen – è veramente la culla dell’Europa, rappresenta la pietra miliare del concetto di Europa, lo era a suo tempo ed è vero ancora oggi”. EUROPA NEUTRA 2050 – Forse il più ambizioso dei proponimenti della nuova presidente è quello che mette al centro il contrasto al cambiamento climatico. Con il poco tempo rimasto per prendere delle precauzioni concrete la “necessità di agire”, investendo in tecnologie ecologiche all’avanguardia, sulla cui importanza tutti i Paesi membri dovranno concordare. Per farlo “cercheremo di introdurre un fondo di transizione per aiutare quelle regioni più colpite dalla transizione”, promette Von der Leyen e punta in alto. Nel 2050 un continente europeo completamente neutro e a zero emissioni, questo l’obbiettivo a cui si propone di arrivare, “fornendo una risposta alle esigenze su digitalizzazione e cambiamento demografico”.

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