La regista afgana ha vinto il Grand Prix des Festivals con il suo film documentario “A thousand girls like me”
Sahra Mani è la vincitrice del prestigioso premio del CineMountain festival che si svolge nella regione della Valle d’Aosta. La regista racconta la storia di una giovane donna afgana Khatera, di 23 anni, che cerca giustizia per gli anni di abusi sessuali subiti dal padre, andando contro il volere della sua famiglia, e opponendosi alle tradizioni del suo Paese. Sahra Mani attraverso il suo documentario porta alla luce i vuoti del sistema giudiziario afgano sulla tutela delle donne. Certamente un film che evidenzia il coraggio di una giovane donna che va oltre la paura e fa sentire la sua voce.
Gli altri premi consegnati sono: il Premio Montagne d’Italia per il miglior film italiano, che è stato vinto da Giovanni Gaetano Liseo con “La Patente”. La giuria ha così motivato la sua scelta: “Per il ritmo disincantato attraverso cui viene raccontata la vicenda tragicomica del protagonista, un giovane pastore con un sogno molto concreto, profondamente inserito nella realtà familiare ambientale, sociale della Sicilia interna. Con ironia, partecipazione e senza sociologismi, l’autore ci riporta a un passato che pensavamo archiviato”.
Il premio Montagne du Monde per il miglior film straniero è stato assegnato all’irlandese Katrina Costello, con “The silver branch” che racconta la storia di Patrick McCormack, un contadino e poeta che lotta per preservare la sua terra.
F.Moretti