“Caro Matteo…”. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, durante le sue comunicazioni in Senato si rivolge così al ministro dell’Interno e la locuzione vola subito sul podio dei trend di Twitter. “Caro ministro dell’Interno, caro Matteo aprendo questa crisi di governo ti sei assunto una grande responsabilità davanti al Paese, hai chiesto pieni poteri e ancora di recente ti ho sentito invocare la piazza a tuo sostegno: questa tua concezione mi preoccupa – dice il premier rivolto al leader della Lega – Nel nostro Paese le crisi di governo non si fanno nelle piazze, ma in Parlamento”.
Salvini resta in silenzio mentre il premier Conte snocciola il cahiers des doleances in aula al Senato, e quando dai banchi della sinistra e del Pd si sottolineano alcuni passaggi dell’intervento del presidente del Consiglio, platealmente Salvini fa segni con la mano, come a tirare un filo in orizzontale con il pollice e l’indice, ad indicare una sorta di ‘come volevasi dimostrare’. Più forte il dissenso sull’uso dei simboli religiosi: platealmente il vicepremier alza le braccia a V. Poi si agita sulla poltrona. E Conte gli mette una mano sulla spalla e gli dice: “Caro Matteo…