Principale Ambiente, Natura & Salute 20.000 studenti in piazza per l’ambiente a Bari!

20.000 studenti in piazza per l’ambiente a Bari!

 

20.000 studenti e studentesse di tutta la Città Metropolitana hanno sfilato per le strade di Bari oggi per il terzo sciopero per il clima. Al termine della manifestazione gli attivisti e le attiviste di Friday For Future hanno letto dieci punti per il sindaco della città di Bari Decaro >>> 

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Foto e video del corteo >>> https://drive.google.com/folderview?id=1nkkHqiKEXouwkVATFj1g7mnscHXHK2QH 

“Un dato di partecipazione enorme, che dimostra l’urgenza che la nostra generazione sente di affrontare la questione ambientale. Per anni le istituzioni hanno rimandato indietro le tante battaglie che il movimento ambientalista faceva: dalla TAV, alle trivellazioni, al gasdotto TAP, alle fabbriche inquinanti di Cerano, Taranto, e tante altre. Ora siamo ad un momento tragico, voltarsi dall’altra parte non è più possibile” dichiara Carolina Velati, Zona Franka

“Al Ministero dell’Istruzione, con i dati di partecipazione di questo sciopero, facciamo delle richieste ben specifiche: aumenti i fondi alla Scuola, all’Università e alla Ricerca per sostenere l’innovazione ecologica e rendere gli istituti scolastici 100% sostenibili, riveda i programmi didattici per far sì che evidenzino chiaramente le tragiche conseguenze dell’utilizzo di combustibili fossili, inserisca in tutti i programmi insegnamenti basati su modelli di sviluppo sostenibile e, soprattutto, interrompa tutte le collaborazioni tra il MIUR e le aziende inquinatrici che non abbiano ancora un piano di decarbonizzazione totale entro il 2025 e un piano esplicito di bonifiche e risarcimento danni” dichiara Savino Ingannamorte, Link Bari

“Non mancano le richieste specifiche per la nostra città: ribadiamo che senza trasporti pubblici, non possiamo andare da nessuna parte. Sono ciò che serve per garantire ad ogni cittadino, studente o no, di vivere tutti gli angoli della nostra città. Per fare ciò devono essere accessibili a tutti, non solo come incentivo a non usare l’automobile, ma come strumento per far sì che non esistano zone di serie A vissute e connesse e quartieri di serie B, dormitorio o lasciati in stato di abbandono” dichiarano i ragazzi e le ragazze dell’Unione degli Studenti Bari

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