Sul voto ai 16enni, proposto dall’ex premier Enrico Letta, arriva il si di Giuseppe Conte e di Luigi Di Maio.’Per me va benissimo. In altri ordinamenti già lo fanno Forse tuttavia sarebbe piu’ utile che la si facesse in sede parlamentare’, ha detto il premier a skuola.net. ‘E’ una proposta che sosteniamo da sempre con forza’, scrive su Fb il leader del M5s. ‘I giovani in Italia vengono definiti, a seconda del momento, choosy, viziati, ‘gretini’, per noi vanno soprattutto rispettati, ascoltati e messi al centro della nostra politica’. Si’ anche dall’ex segretario del Pd Martina e Nencini, che segnala una proposta presentata dal Psi. ‘A chi da account con simboli leghisti dileggia la proposta del voto a 16 anni faccio solo notare che nel 2015 la Lega Nord presento’ una proposta di legge costituzionale per introdurlo’, dice Letta.
Abbassare la soglia anagrafica per il diritto di voto ai sedicenni? “Va benissimo” secondo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, interpellato questo pomeriggio dalle telecamere di Skuola.net. “Negli ordinamenti giuridici – spiega il premier – si fissa una certa soglia anagrafica per il raggiungimento della maturità psicofisica”. “Credo che i nostri ragazzi anche a 16 anni abbiano piena maturità” aggiunge Conte, assicurando però che al momento non c’è alcuna proposta di governo in merito, anche perché si tratta di un’iniziativa “che deve essere avanzata in sede parlamentare”. A riaprire nuovamente il dibattito sull’età dell’elettorato è l’ex premier Enrico Letta che, intervistato oggi dal quotidiano La Repubblica, ha chiesto alla maggioranza una “riforma costituzionale da fare in un anno: il voto ai sedicenni”.
Sul tema si è espresso anche il capo politico del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, che sul blog delle stelle ha scritto: “È una proposta che portiamo avanti da sempre e che sosteniamo con forza”. A pochi giorni dall’ultima lettura alla Camera della riforma costituzionale sul taglio dei parlamentari, Di Maio apre dunque all’idea di una nuova riforma che preveda di far votare anche i sedicenni: “Se a 16 anni un giovane può lavorare e pagare le tasse, dovrebbe almeno avere il diritto anche di votare e scegliere chi decide della sua vita” afferma. La proposta di Letta è stata accolta dal leader politico del Movimento 5 Stelle che propone di “discuterne in Parlamento, perché queste sono le riforme costituzionali che cambiano le prospettive di un Paese e che ci spronano a fare sempre meglio”. In linea con quanto dichiarato dall’alleato pentastellato anche il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti che su Twitter scrive: “Sono da sempre favorevole al voto ai sedicenni. Bene oggi le parole di Enrico Letta. La passione civile di tante ragazze e tanti ragazzi che incontro tutti i giorni rafforzano questa idea. Ora è il tempo!”.
C’è chi però l’ha definita una proposta “demagogica”. A parlare in questi termini è l’ex premier Mario Monti in un’intervista a Radio Capital, interpellato sulla proposta. “Per una volta sono del parere opposto a quello di Enrico Letta. Il nostro è un paese che gestisce le proprie politiche contro i giovani, non sono convinto che dando il voto ai sedicenni questo cambierebbe. Mi sembra leggermente demagogico cavarsela dicendo che dobbiamo mettere di più i giovani al centro delle politiche e fare politiche per loro, e quindi facciamoli votare. Bisogna fare politiche per i giovani e non dare loro un contentino” conclude.
“Stamani ho proposto di dare risposta alla voglia di partecipazione dei giovani di #FridaysForFuture introducendo il #VotoaiSedicenni. Il tema è diventato TT Twitter, tanti hanno approvato e si sono espressi Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti. Ora non ci sono alibi!”. Lo scrive Enrico Letta su twitter.