Quando si riduce l’ossigeno le cellule si adattano
Insert Riccardo Guglielmi
L’Assemblea dei Nobel al Karolinska Institute ha deciso oggi di assegnare il Nobel per la Medicina 2019 a William Kaelin, Peter Ratcliffe e Gregg Semenza, che hanno scoperto come le cellule percepiscono e si adattano alla disponibilità di ossigeno. La motivazione è che “Le scoperte fondamentali dei vincitori del Nobel di quest’anno hanno rivelato il meccanismo di uno dei processi di adattamento fondamentali per la vita”. Ai tre ricercatori vanno circa 913mila dollari.
La ricerca premiata quest’anno è incentrata sulla risposta ipossica, ovvero sul modo in cui l’organismo reagisce al flusso di ossigeno. E dal momento che “l’ossigeno è essenziale per la vita e viene utilizzato praticamente da tutte le cellule animali”, il lavoro è fondamentale per il funzionamento dell’organismo stesso, come sottolineato da Randall Johnson, del Karolinska Institute.
“Quando ti alleni, ad esempio, stai consumando ossigeno a un ritmo più rapido e il meccanismo scoperto dai tre scienziati è l’interruttore che aiuta la cellula a capire quanto ossigeno sta ricevendo e come deve comportarsi”, osserva Johnson. “Se hai un ictus, all’improvviso non arriva ossigeno al cervello e le cellule, se vogliono sopravvivere, devono trovare un modo per adattarsi a quel livello di ossigeno”,
Tra i Premi Nobel per la Medicina più illustri ci sono Alexander Fleming, che ha scoperto la penicillina, e Karl Landsteiner, che ha identificato l’esistenza dei vari gruppi sanguigni.
L’anno scorso, invece, a portarsi a casa il Nobel per la Medicina furono James Allison e Tasuku Honjo, che hanno scoperto come armare il sistema immunitario nella terapia contro il cancro.
Fonte: Reuters Health News