Principale Politica Diritti & Lavoro Morosini (ex ghost writer di Beppe Grillo)

Morosini (ex ghost writer di Beppe Grillo)

“Le idee del Movimento sono nate nel febbraio del 1992, quando ho conosciuto Grillo che mi offrì una caramella dopo uno spettacolo e da lì sono diventato il suo ispiratore. Poi queste idee si sono snaturate col V-day. Se noi vogliamo cambiare il mondo non possiamo farlo con le parolacce contro la politica. La politica è l’unica che ci può salvare dalla dittatura della finanza. Denigrare tutti i politici in quanto politici, quando poi ti siedi su quelle poltrone non è serio. Quel signore in giacca e cravatta che si vanta di aver tagliato le poltrone, siede su 6 poltrone”

Marco Morosini, ex ghost writer di Beppe Grillo, autore del libro “Snaturati – autobiografia non autorizzata del M5S”, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.

Riguardo il suo primo incontro con Beppe Grillo. “Era il 1992. Grillo, uscito dal camerino del Teatro Smeraldo, ha offerto un cestino di caramelle, non c’era più nessuno, c’ero solo io. Lui ha detto: chi vuole una caramella? Io ho risposto: la voglio io. E’ cominciata così. Da allora ho scritto per lui libri, articoli. Più che il ghost writer, mi definisco l’ispiratore di Grillo. Lo stesso Grillo mi ha definito una delle tre persone che gli hanno aperto gli occhi”.

Sui cambiamenti del M5S. “Le idee del Movimento sono nate nel febbraio del 1992, quando ho conosciuto Grillo. Poi queste idee si sono snaturate con i V-day. Se noi vogliamo cambiare il mondo non possiamo farlo con le parolacce contro la politica. La politica è l’unica che ci può salvare dalla dittatura della finanza. Denigrare tutti i politici in quanto politici, quando poi ti siedi su quelle poltrone non è serio. Quel signore in giacca e cravatta che si vanta di aver tagliato le poltrone, siede su 6 poltrone. Il M5S deve tornare alla social-ecologia. Il problema è uno solo: i ricchi stanno devastando l’ambiente di tutti e ne soffrono soprattutto i poveri. Avete sentito dire di recente qualcuno del M5S questa cosa?”.

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