Una corsa che potrà contare anche sull’apporto di alcune liste civiche. Non ci sarà alcun partito unico, però, come ribadito dai leader dei tre partiti che si sono incontrati ad Arcore
Occorre prepararsi alle elezioni, perché questo governo è destinato a non durare. Salvini, Meloni e Berlusconi ribadiscono l’asse per le prossime Politiche. Il centrodestra correrà unito, anche con l’apporto delle liste civiche, non ci sarà alcun partito unico, ribadiscono i leader dei tre partiti che si sono incontrati ieri ad Arcore per definire il quadro delle candidature.
L’accordo non è ancora definitivo, ma lo schema resta lo stesso: nelle Marche e in Puglia toccherà a Fdi (dovrebbero correre Castelli e Fitto), in Toscana alla Lega (resta in piedi la candidatura della Ceccardi), in Campania e Calabria a Forza Italia. Ma è proprio in queste due regioni che si registra una spaccatura interna sempre più forte. Perchè in Calabria permane il veto della Lega sul sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, e c’è forte resistenza anche sul fratello Roberto che è vicepresidente del gruppo di FI alla Camera. Di fronte all’opposizione del partito di via Bellerio su Occhiuto, il Cavaliere avrebbe messo sul tavolo il nome dell’azzurra Santelli.
Un’altra ipotesi è quella di schierare il sindaco di Catanzaro, Abramo, con l’ok della Lega. Se fosse confermato lo schema – “Abbiamo raggiunto un accordo sui profili dei candidati governatori e sulla composizione delle liste per le Regioni e che sarà perfezionato nei prossimi giorni”, hanno spiegato Berlusconi, Meloni e Salvini in una nota – una parte di FI potrebbe quindi correre da sola.
È quell’ala moderata che è in subbuglio anche in Campania, visto che al momento è in campo il forzista Caldoro che però è osteggiata da una parte del gruppo parlamentare che fa riferimento alla Carfagna. Ieri diversi deputati e senatori – era presente anche il sindaco di Benevento Mastella – hanno incontrato la vicepresidente della Camera. Ribadendo la richiesta di un confronto nel partito, con la prospettiva di arrivare ad una rosa di nomi o alle primarie.
Ma l’ex premier da tempo ha indicato Caldoro. “Noi – dice un deputato campano – vogliamo che ci sia discussione su chi dovrà correre. Nessuno ha mai chiesto alla Carfagna se intenderebbe farlo”.