di F. Moretti
Esordio brillante per il pugliese Fabio Giorgino, “Le ragioni della follia” è il romanzo che lancia lo scrittore come nuova promessa nel giallo d’autore. Un thriller poliziesco semplicemente ingegnoso e pieno di colpi di scena
Fabio Giorgino, classe 1968, è nato a Maruggio, piccolo paesino in provincia di Taranto. Appassionato di pittura sposta il suo interesse alla scrittura, il risultato è il suo capolavoro “Le ragioni della follia”, romanzo che ambienta nella sua amata terra, il Salento.
Il thriller si apre con l’agghiacciante descrizione dell’assassinio di un uomo. Si scoprirà in seguito che la vittima è un insegnante universitario. Il cadavere del professore viene rinvenuto sulla spiaggia nei pressi di Lido Azzurro, a Taranto, sulla spalla sinistra presenta un marchio a fuoco figurante un fiore di loto. A indagare sul delitto è il commissario Spiridione Fusco, detto Spiro. Il poliziotto ha alle spalle una situazione famigliare complessa, vive con la figlia Vanessa da quando la moglie, Angela, tredici anni prima, ha abbandonato entrambi senza dare una spiegazione plausibile e facendo perdere le sue tracce. Al delitto del docente universitario fanno seguito altri efferati omicidi compiuti con lo stesso modus operandi, un serial killer pericoloso uccide le sue vittime conficcando un giravite nel centro del petto. La crudele ingegnosità dell’assassino mette a dura prova l’acume investigativo di Spiro. Tassello dopo tassello, attraverso le sue scrupolose indagini, il commissario arriverà a scoprire delle sconcertanti verità, vittime e carnefice intrecciati paradossalmente al suo passato e al misterioso motivo per cui Angela è andata via da casa.
Uno strepitoso romanzo d’esordio con tutte le caratteristiche che lo rendono un thriller perfetto. I personaggi delineati attraverso molteplici sfumature e dettagli si evolvono in un crescendo incredibile tale da coinvolgere il lettore nel loro passato fatto di misteri, passioni, vendette, e sentimenti contrastanti. Una trama ad effetto, colpi di scena e suspense si alternano fino all’ultima riga. Stile asciutto, linguaggio perfettamente consono al genere, prosa senza orpelli sottolineano il talento dello scrittore che si diverte a mescolare le carte e a deviare il lettore dalla verità. Atmosfera davvero perfetta e avvolgente. Una storia percorsa da una sottile tensione, creata dalle emozioni e con un finale inaspettato.
Un thriller apprezzabile anche per chi non è amante del genere.