Addio a Pascal Mazzacane, l’italiano che costruiva sogni a Parigi
Mercoledì scorso, all’età di ottantasei anni, si è spento a Parigi l’architetto italo-francese Pascal Mazzacane.
Di origini baresi, allievo di personaggi del calibro di Chiaia, Potier Henry, André Croizé, cominciò negli anni Settanta con la progettazione di importanti complessi residenziali e turistici a Biarritz, Anglet e Morbilhan in Bretagna.
Nel 1980 vinse un concorso pubblico per la progettazione di un centro sportivo di Ville de la Mee sur Meine. Fu un successo: da quel momento si susseguirono a ritmo elevato le committenze.
Alcuni artisti della scena parigina, come il famoso cantante Jean Schultesse, affidarono al suo estro il loro ideale di casa, consacrandolo sulle principali riviste specializzate come il “costruttori di sogni” italiano.
Del 1999 è la ristrutturazione di un teatro dell’avanguardia parigina: la Maroquinerie, nel quale riuscì a conciliare le esigenze tecniche di sicurezza, acustica e fruibilità degli spettacoli con una serie di ardite soluzioni.
La sua filosofia architettonica prevede una prevalenza dei vuoti sui pieni, differenze di livelli, pareti che contengono i mobili, svuotamento di volumi, in un continuo gioco di rifrazioni e trasparenze, da cui la luce sortisce trionfale.
Ma la sua vera specialità è sempre stata trasformare a basso costo vecchi ruderi in splendide dimore private.
Confort e funzionalità sono caratteristiche tipiche delle opere di Mazzacane, in una razionale distribuzione degli spazi, scandita da arditi cromatismi.
Le scale di Mazzacane sono una vera e propria firma: eteree, luminose, decorative. Da elementi funzionali, di solito nascosti, vengono esaltate, poste al centro dell’architettura, divengono “l’anima della casa”.
La biografia di questo artista originale annovera molte curiosità, una tra tutte: famoso per i suoi disegni “a mano”, nella sua vita non ha mai utilizzato un computer né un cellulare.
Le spoglie mortali del maestro Mazzacane saranno cremate venerdì 24 gennaio e deposte al cimitero monumentale Pere Lachais, ove albergano le tombe di grandi come Proust, Wilde, Jim Morrison.