Principale Politica Diritti & Lavoro “Ti mangio il cuore” di Carlo Bonini e Giuliano Foschini

“Ti mangio il cuore” di Carlo Bonini e Giuliano Foschini

Secondo appuntamento della Rassegna sull’impegno civile “Io non dimentico” – Scritture civili ad Acquaviva delle Fonti, organizzata dal Comune.

ACQUAVIVA DELLE FONTI – L’appuntamento è per venerdì 31 gennaio 2020 ore 19.00 Sala G. D’Ambrosio-Angelillo con la presentazione del libro “Ti mangio il cuore” di Carlo Bonini e Giuliano Foschini e con la partecipazione di quest’ultimo.

Dialoga con l’autore Francesco Minervini, docente universitario, scrittore e membro del Presidio “LIBERA” Bari.

Nell’occasione sarà presentata anche la XXV edizione della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico che si svolgerà a Palermo il 21 marzo prossimo.

Giuliano Foschini nasce a Barletta, lavora a Bari nella redazione di Repubblica e collabora con L’Espresso. Si occupa principalmente di scandali e malaffare; scrive soprattutto di pubblica amministrazione, università e ambiente. Tra i diversi libri, nel 2019 pubblica con Carlo Bonini “Ti mangio il cuore”, un libro-inchiesta che, intrecciando atti giudiziari inediti, testimonianze di investigatori, magistrati e vittime, racconta che da tempo in Italia non esistono più soltanto la mafia siciliana, la camorra e la ’ndrangheta. C’è una quarta mafia, che oggi è la meno raccontata e conosciuta. Eppure è potente ed è la più feroce. Nelle terre che si estendono dal Gargano a San Severo, da Manfredonia fino a Cerignola, comandano le famiglie della Società foggiana e i Montanari del Promontorio. I loro tentacoli sono ormai estesi in un enorme giro d’affari internazionale.

Questo inferno si fa racconto drammatico, popolato da personaggi indelebili e smaschera una catastrofe civile ignorata troppo a lungo, a cui lo Stato ora ha dichiarato guerra.

Un appuntamento imperdibile per entrare nelle storie, vivere fatti realmente accaduti e che mai come in questi giorni stanno tornando alla ribalta delle cronache.

 

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