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Prescrizione: continua il braccio di ferro nel governo. Bellanova e Bonetti assenti in Cdm

Al Consiglio dei ministri di questa sera, Teresa Bellanova e Elena Bonetti non saranno presenti come segnale di opposizione contro la riforma della prescrizione voluta dal M5S. “Non andiamo stasera al Cdm perché siamo contrari al lodo Conte e quindi per coerenza non ci saremo. Il testo del lode Conte bis se lo voteranno gli altri partiti della maggioranza”, sono le motivazioni delle due ministre di Italia Viva notificate all’Ansa.

La ministra dell’agricoltura Bellanova, in visita istituzionale a Mosca, ha commentato:

“Ora sarà bene che il governo, anziché perdere tempo su norme che Italia viva non sosterrà mai, inizi ad affrontare i temi che devono essere al centro dell’agenda del Paese e ripartire dalla crescita e da un modello di sviluppo che deve generare opportunità di lavoro. Non si tratta di fare un baratto tra posizioni di governo e diritti dei cittadini: per noi il diritto dei cittadini ad avere una giustizia giusta è indiscutibile”.

La riforma, che prende il nome dal deputato Leu Federico Conte, avrà la forma di un disegno di legge, condizione che lo sottoporrà al normale iter parlamentare per la sua approvazione.

Ma cosa prevede la riforma?

Si parte con un’importante differenza tra condannati e assolti: per i secondi i tempi della prescrizione continueranno ad essere attivi, mentre per i primi essi si fermano dopo il primo grado di giudizio durante il processo. Questo meccanismo si ripete quando il condannato viene nuovamente condannato in secondo grado con lo stop alla prescrizione in via definitiva. In caso di assoluzione in secondo grado si prevede che i termini della prescrizione che sono stati bloccati vengano recuperati.

Il braccio di ferro tra le varie anime del governo continua con toni sempre più forti come lo sono quelli di Matteo Renzi che nella sua ultima enews ha sottolineato: “Sulla battaglia della giustizia non molliamo perché è una questione di civiltà”.

Di Sara Carullo

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