Principale Attualità & Cronaca Marra querela “Le Cronache Lucane” per diffamazione

Marra querela “Le Cronache Lucane” per diffamazione

Il presidente del Corecom in riferimento ad alcuni articoli su un convegno organizzato parla “affermazioni calunniose offensive della mia reputazione e lesive dell’attività che svolgo con passione e totale dedizione, in ossequio al mandato ricevuto”

POTENZA – “Fatti riportati in maniera palesemente falsi e, soprattutto, con tono fortemente diffamante”.

Così il presidente del Corecom della Basilicata, Donato Antonio Marra, in riferimento ad articoli pubblicati dal quotidiano “Le Cronache Lucane”, il primo in data 13 febbraio 2020 dal titolo “Marra imbarazza la Regione” e il secondo il 02/03/2020, “Corecom, si metta un freno”, entrambi contenenti – precisa Marra – “affermazioni molto gravi e calunniose, caratterizzate da una portata denigratoria, nonché offensive della mia reputazione e  lesive dell’attività che svolgo con passione e totale dedizione, in ossequio al mandato ricevuto. Da qui la decisione – afferma il Presidente del Corecom – di presentare una querela per diffamazione nei confronti del giornalista Ferdinando Moliterni, autore dei due articoli, e del quotidiano “Le Cronache Lucane”, nella persona del Direttore per omesso controllo”.

“Gli articoli in questione – precisa Marra – riguardano il convegno organizzato dal Corecom nella sua collegialità, quale organo amministrativo indipendente, svincolato da qualsivoglia attività di natura politica, per il solo ed esclusivo adempimento dei suoi compiti istituzionali e delle sue funzioni in collaborazione con l’Agcom dal titolo ‘Nuove frontiere tecnologiche e tutela dei Consumatori’, che si sarebbe dovuto tenere il 28 febbraio scorso e rinviato a seguito dell’emergenza Coronavirus.

“Gli articoli – continua il presidente del Corecom – riportano, in maniera conclamata notizie false innanzitutto rispetto all’importo della spesa oggetto di appalto, pari a euro 10.296,80, iva inclusa, e non di oltre euro 14.000,00 come falsamente riportato. Addirittura vi è stata una riduzione applicata di euro 4.343,20, comportante quindi un cospicuo risparmio di spesa rispetto a quella originariamente preventivata; si indicano date completamente non veritiere, come ad esempio quella dell’aggiudicazione della gara ‘avvenuta soltanto il venerdì e, pertanto, 24 ore prima del grande evento’, in realtà l’aggiudicazione della gara è avvenuta in data 21 febbraio 2020, termine ultimo prefissato per la presentazione delle offerte e, altresì, medesima data nella quale, in seduta pubblica, si è provveduto all’apertura delle singole buste. Il 21 febbraio 2020, era sì un venerdì ma della settimana precedente a quella della data del convegno del 28 febbraio. Falsa – aggiunge il presidente del Corecom – la pretesa finalità politica alla base del convegno o l’asserito e offensivo dispendio di denaro pubblico dei lucani per creare presunte filiere elettorali. Si tratta di fondi messi a disposizione dall’Agcom e utilizzabili unicamente per attività convegnistiche e/o formative. Non veritiera l’asserita illegittimità della decisione di programmare e organizzare il convegno ad Acerenza. Non si tratta, come scritto, di una decisione mia, ma di una decisione collegiale e ampiamente avallata dai dirigenti dall’Agcom, favorevolmente impressionati dalle  immagini del borgo lucano andate in onda in occasione del Capodanno 2019. Da ultimo, ma non da ultimo, in riferimento agli asseriti miei rapporti con il sindaco di Vietri, Giordano – sottolinea ancora Marra – che addirittura ‘imbarazzerebbero la Regione’, creando supposte inopportunità a livello politico, preciso di non conoscere addirittura né di aver mai intrattenuto rapporti personali con il primo cittadino di Vietri e che la gara sul Mepa è stata svolta nel massimo rispetto della pubblicità e correttezza amministrativa. Difatti, si è proceduto all’affidamento della fornitura di beni e servizi per la realizzazione del convegno, formulando richiesta e offerta a 10 fornitori presenti sul Mepa. Con atto amministrativo si è stabilito che l’importo a base di gara doveva essere di euro 12.000,00 iva esclusa e che il criterio di aggiudicazione era quello del minor prezzo. A seguito dell’esperimento di gara, come da procedura prevista dalla normativa vigente, il bando di gara, veniva aggiudicato in maniera del tutto trasparente alla Tea Production Soc. Coop di Vietri di Potenza, in quanto faceva pervenire l’offerta economicamente più vantaggiosa pari a euro 8.440,00 rispetto alle altre due giunte, rispettivamente di euro 9.985,00 e euro 9.950,00”.

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