Covid-19: tutti gli italiani dovranno giustificare gli spostamenti dalle proprie abitazioni. Come essere in regola per non incorrere in reato?
Come in un film americano apocalittico, tutta l’Italia è costretta a fermarsi a causa del Coronavirus: il decreto firmato il 9 marzo dal Presidente del Consiglio Conte estende a tutta la penisola le restrizioni prima previste solamente per la Lombardia e alcune province del Veneto e dell’Emilia Romagna. D’ora in avanti, fino ad almeno il 3 aprile, chiunque voglia uscire di casa dovrà giustificare il proprio spostamento alle autorità. Come? Compilando l’autodichiarazione fornita dal Governo.
modulo_autodichiarazione COVID _10.3.2020
Con questo articolo ti aiuterò a capire come si compila il modulo per gli spostamenti necessario durante l’emergenza Coronavirus.
Come vedrai, si tratta di una semplice paginetta che riuscirai a compilare in pochi minuti. Nonostante la sua semplicità ed essenzialità, si tratta di un documento importantissimo che dovrai tenere sempre con te, pena il rischio di essere denunciato alle autorità e di incorrere in reato. Prenditi cinque minuti di tempo per scoprire come si compila il modulo per gli spostamenti ai tempi del Coronavirus.
Covid-19: quali restrizioni?
Con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 marzo, le limitazioni inizialmente imposte solamente a parte del nord Italia vengono estese all’intera nazione. Dunque, il decreto stabilisce che:
bisogna evitare ogni spostamento delle persone fisiche, salvo che lo stesso sia motivato da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È, invece, consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
ai soggetti con sintomi da infezione respiratoria e febbre maggiore di 37,5° centigradi, è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali, contattando il proprio medico curante;
è assolutamente vietato spostarsi dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al Coronavirus.
Coronavirus: quando si può uscire di casa?
Praticamente, d’ora in avanti, sino ad almeno il 3 aprile (data in cui le restrizioni dovrebbero avere fine, salvo ulteriore proroga), chi intende uscire di casa dovrà giustificare tale condotta.
Nello specifico, il decreto parla di tre ragioni che legittimano una persona ad abbandonare la propria dimora:
motivi di lavoro;
motivi di salute;
ragioni di necessità.
Se per le prime due giustificazioni non c’è molto da aggiungere, nella terza potrebbero rientrare diverse ipotesi: ad esempio, rappresenta un motivo di necessità quello di andare a fare la spesa o di andare in farmacia per comprare dei medicinali, oppure ancora di andare a trovare un genitore anziano.
È, invece, assolutamente vietato uscire di casa se si è positivi al Coronavirus o se si è in quarantena. Ugualmente, non si può abbandonare il domicilio se si hanno sintomi che possono corrispondere a quelli di un’infezione da Covid-19.
Modulo per spostamenti: cos’è?
Per giustificare gli spostamenti, il Governo ha messo a disposizione di tutti i cittadini un modello di autodichiarazione da compilare e, in caso di eventuale controllo, da consegnare alle autorità sotto la propria responsabilità, civile e penale.
Si tratta di un’autocertificazione a tutti gli effetti, proprio come quella che si dà alle pubbliche amministrazioni, nella quale bisognerà barrare la voce relativa al motivo dello spostamento.
Chi mente nel compilare il modulo utile per gli spostamenti commette il reato di falso [1], oltre ad incorrere in tutte le altre sanzioni previste dalla legge a carico di chi si sposta illegittimamente, una su tutte l’arresto sino a tre mesi.
Autodichiarazione per spostamenti: come si compila?
La compilazione dell’autodichiarazione per spostamenti è molto semplice:
nella prima parte dovrai inserire le tue generalità (nome, cognome, residenza, numero di documento d’identità, numero di telefono);
dovrai poi barrare la casella corrispondente al motivo che giustifica il tuo spostamento, scegliendo tra: comprovate esigenze lavorative; situazioni di necessità; motivi di salute; rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Selezionerai quest’ultima voce nel caso in cui il decreto che limita gli spostamenti sia entrato in vigore nel momento in cui ti trovi fuori casa (ad esempio, sei in trasferta per lavoro);
infine, dovrai specificare brevemente la ragione per cui ti stai spostando, inserendo qualche dettaglio (ad esempio, importante colloquio di lavoro ai fini dell’assunzione, ecc.).
Al termine, dovrai sottoscrivere l’autodichiarazione assumendoti la responsabilità di ciò che hai affermato. Se un membro delle autorità dovesse fermarti per controllare la tua autocertificazione, apporrà la propria firma, il luogo, l’ora e la data del controllo.
Cliccando sul seguente link potrai trovare il modello ufficiale di autodichiarazione per gli spostamenti durante l’emergenza Coronavirus presente sul sito del Ministero dell’Interno.
Devo sempre portare con me l’autodichiarazione?
Mettiamo il caso che tu debba spostarti di soli pochi metri per andare a trovare un parente oppure un amico: devi portare con te l’autodichiarazione? Oppure, decidi di uscire per fare una passeggiata col tuo cane: anche in questo caso serve il modello di autocertificazione per gli spostamenti?
Volendo interpretare in maniera molto rigida le disposizioni del decreto, tali spostamenti non sono necessari: pertanto, essi sarebbero illegittimi e, dunque, non giustificati nemmeno dall’autodichiarazione, la quale consente di uscire di casa solamente per lavoro, per ragioni di salute e per altri motivi strettamente necessari.