Le performance in streaming che quasi sostituiscono le mostre: tutte le idee per far fronte alle chiusure di gallerie e musei durante l’emergenza sanitaria.
I musei continuano ad esistere grazie alla seconda vita on line. Una nuova era per i musei, in cui l’esperienza virtuale sarà sempre più complementare a quella fisica.
Il museo del 900 di Firenze di arte italiana del XX e XXI sec., oltre al classico tour virtuale, propone sui social e sul sito anche un programma speciale: tutti i giorni il direttore racconta un’opera della collezione del museo nel progetto “Made in Italy”. Anche per la mostra dedicata all’artista statunitense Ellen Cadroll, vengono organizzati tour guidati a porte chiuse, e lo staff del museo accompagna virtualmente il pubblico sui propri smartphone o pc.
Una lezione quella che ci sta dando, l’arte in questi giorni di emergenza da conservare per il futuro. Grazie a questa solidarietà digitale, possiamo volare a New York e godere attraverso la piattaforma Google Arts & Culture dei capolavori del MoMA, dalla “Notte stellata” di Van Gogh, al “Sogno” di Henri Rouseau, per non smettere di sognare.
Esplorando Google arts and culture, si può entrare al Van Gogh museum di Amsterdam, ed ammirare la stanza dell’artista in alta definizione analizzandone i particolari, ricordando che in quella stanza è nato il genio. Oppure perdersi in un video emotivo che racconta l’architettura del Guggenheim di Bilbao firmata da Frank Gehry.
Anche i musei italiani portano sul web il meglio delle loro collezioni; la Pinacoteca di Brera, ha reso disponibile tutto in altissima definizione per emozionarci davanti alle opere più famose e condivise sui social in questi giorni: “Bacio” di Hayez.
Tra i tour virtuali più riusciti, vi è senza dubbio quello dei Musei Vaticani. Entrare nella Cappella Sistina, anche da casa lascia senza parole. Anche l’arte contemporanea reagisce e “Fondazione Prada” crea un vero e proprio laboratorio di idee, dove racconta le sue mostre, i suoi protagonisti e la sua collezione.
Hangar Bicocca condivide delle immagini dell’opera permanente, “I sette palazzi celesti” di Anselm Kiefer e ci regala una visita virtuale tra le installazioni luminose di Kerry Vinevers.
Grazie al virtuale possiamo immaginarci tra i bistrot di Parigi, passeggiando tra le sale del Louvre; ammirare dal nostro divano le pitture nere di Goya Prado ed immergerci tra i marmi conservati al British Museum.
Viaggiare rimanendo fermi, facendoci ispirare dall’arte rimanendone conquistati, un’occasione per usare con nuova intelligenza la rete.
Alessandra Curto