Principale Ambiente, Natura & Salute L’agricoltura in Salento in guerra contro due pandemie: Xylella e corona virus

L’agricoltura in Salento in guerra contro due pandemie: Xylella e corona virus

Giovanni Mercadante

Dalla Confederazione italiana LiberiAgricoltori – sede regionale di Puglia – riceviamo e pubblichiamo: 

            LETTERA AL GOVERNO  NAZIONALE E REGIONALE

E’ così

“Se la pandemia, che sta colpendo la popolazione cinese fosse scoppiata in Puglia come la malattia degli Ulivi da Xylella, la Cina e il mondo, che pure sono in difficoltà rispetto a questa clamorosa e immensa minaccia, sarebbero sicuramente fritti.

Infatti, quando la Xylella cominciò a distruggere i primi ulivi in Puglia, la reazione degli estremisti ecologici (che sono quelli che fanno la musica che poi i media suonano con grande entusiasmo e senza alcun senso critico), la reazione degli estremisti ecologici, dicevo, è stata di totale negazione del fenomeno.

Non c’è da allarmarsi, dicevano. I più sfacciati parlavano di un semplice raffreddore degli ulivi che sarebbe guarito da solo” (ITALIAOGGI – NUMERO 025 PAG. 1 DEL 31/01/2020).

Ancora oggi gli agricoltori pugliesi, i salentini in particolare, sono alle prese con la doppia “pandemia” da una parte il batterio della Xylella che sta continuando a distruggere il patrimonio olivicolo e non solo, quindi una parte considerevole dell’economia agricola della Puglia, e dall’altra il virus Covid-19 (coronavirus) che sta provocando la morte delle persone.

Purtroppo nel primo caso la partecipazione alla risoluzione della “Pandemia” era ed è influenzata da ogni genere di scienziati, e mai si è dato credito alla scienza ufficiale. Il Governo non ha saputo contrastare allora, ed oggi ha momentaneamente archiviato tale problema con gravi conseguenze nel mondo produttivo e sociale.

Oggi, come fatto temporale, tutti i possessori di terreni pur tra enormi difficoltà devono affrontare la pandemia del coronavirus, e la pandemia della Xylella; e per quest’ultima si aggiungono all’olivo, i mandorli e ciliegi. Il patrimonio dell’agricoltura pugliese e quindi l’economia di molti Comuni, il lavoro ed il reddito di tantissime famiglie è seriamente minacciato se non già quasi annullato.

Oltre alle prescrizioni e restrizioni di legge legate al COVID 19 vige la contestuale normativa obbligatoria di contenimento della Xylella fastidiosa (DM 5/10/2018, DGR 1890 del 24/10/2018) che prevede, proprio in questo periodo, il controllo delle popolazioni del vettore negli stadi giovanili; le norme fitosanitarie obbligano in tutte le aree demarcate ad intervenire dal 1 marzo al 30 aprile con lavorazioni del terreno.

Vogliamo ricordare a tutti gli interessati che la lotta alla Xylella va avanti in ogni caso, anche se la Regione Puglia ha bloccato momentaneamente il monitoraggio.

Come giustamente ci ricorda il Gen. Giuseppe Silletti, dal primo maggio scatteranno i controlli dei Carabinieri forestali per le persone che non ottemperano agli interventi obbligatori sono passibili di sanzione amministrativa e di segnalazione alle Procure per violazione agli arti 500 e 650 del C.P.

Comportiamoci da veri italiani e imitiamo tutti i medici, infermieri e forze dell’Ordine che in prima linea stanno mettendo a rischio la propria vita. Ricordiamo lo slogan: più arature oggi può significare meno insetticida domani.

Perché ci rivolgiamo al Governo nazionale e regionale? Per invitarli a mantenere alta l’attenzione e di non far passare in secondo piano gli interventi messi in campo per fronteggiare e rimettere in produzione il territorio, ma di accelerare nella predisposizione di tutte le azioni burocratiche già deliberate.

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