Con un’ordinanza notturna, diffusa poco prima dell’1 e seguita al nuovo Dpcm del governo sulla fase 2 dell’emergenza Covid-19, il presidente della Regione Christian Solinas ha riaperto da oggi le spiagge della Sardegna, nel rispetto delle linee guida nazionali. Saranno permesse le attività turistiche collegate alla balneazione e potranno riaprire al consumo sul posto bar, ristoranti, gelateria e pasticcerie, che fino a ieri dovevano limitarsi all’asporto, oltre ai musei nel rispetto delle linee guida nazionali. Inoltre, cade il divieto di movimentazione all’interno dell’isola.
Almeno fino al 2 giugno, resta obbligatoria la quarantena di 14 giorni per chi arriva in Sardegna, che deve anche ‘autodenunciarsi’, cosi’ come da disposizioni previste per la fase 1 dell’emergenza Covid-19. Restano il divieto di assembramento e l’obbligo di indossare la mascherina nei locali aperti al pubblico e anche in quelli all’aperto quando non sia possibile mantenere la distanza di almeno un metro.
Le altre aperture riguardano mercati, posteggi fuori mercato e chioschi, agenzie di viaggio e immobiliari, strutture ricettive alberghiere, strutture ricettive all’aria aperta, alloggi in agriturismo, attività di commercio al dettaglio, fiere e mercatini degli hobbisti, uffici aperti al pubblico sia pubblici che privati, studi professionali e servizi amministrativi, attività di manutenzione del verde.
Potranno riprendere anche i tirocini extracurriculari, in caso di accordo fra le parti per il loro riavvio. L’ordinanza dispone anche la ripresa delle attività di aviazione generale dal 21 maggio prossimo, dopo che Regione e società di gestione degli aeroporti della Sardegna avranno concordato le linee guida sui controlli sui passeggeri in ingresso, validate dal Comitato tecnico scientifico regionale.
Anche la ripresa del traffico passeggeri di linea dell’aviazione commerciale conseguente alla riapertura dell’aeroporto di Olbia è – precisa l’ordinanza di Solinas – alla firma di un analogo protocollo fra l’autorità sanitaria regionale e la Geasar, la società di gestione dello scalo, per disciplinare i contorlli sanitari sui passeggeri in arrivo “anche in considerazione della più alta incidenza del numero di casi positivi nella Provincia di Sassari rispetto al resto del territorio regionale. L’ordinanza prevede il ritorno di restrizioni nel caso si superi l’indice di trasmissibilità (Rt) dello 0.5. Al momento nell’isola, secondo l’ultimo report dell’Istituto superiore di sanità, si attesta a 0.24, il più basso d’Italia.