Il Salento riparte con un classico intramontabile della sua storia: il pasticciotto. Un dolce tipico in grado di coniugare tradizione e passione. Un’esplosione di sapori che trasporta nel passato del Salento. Il primo giugno, domani, la fase della ripartenza sarà dolce; infatti, vedremo vendere il pasticciotto nelle pasticcerie aderenti al prezzo di sessanta centesimi (0,60 euro). Un prezzo simbolico per rendere questo delicato dolce accessibile a tutti e per simboleggiare la ripartenza del basso Salento e di tutta l’Italia.
Il pasticciotto è uno dei dolci più tipici del Salento. La tradizione lo vede nascere nel 1475 in una pasticceria di Galatina, il giorno di San Paolo nella pasticceria di Ascalone. Un dolce nato per caso e, nella sua versione originale, fatto di elementi semplici come pasta frolla e crema ed, infine, cotto in forno. La sua classica doratura in superficie è legata all’albume di uovo spennellato sopra. La materia grassa dell’impasto per ragioni storiche e di tradizione vede la presenza dello strutto. Il tempo e la fantasia dei pasticcieri hanno consacrato questo dolce alla storia, aggiungendone diverse varianti.
Sulla pagina Facebook Associazione Pasticceri Salentini e sul sito Agrocepaciok è disponibile l’elenco completo delle pasticcerie aderenti. Numerose pasticcerie del Capo di Leuca aderiscono a questa iniziativa, importante ed espressiva, a riprova dell’unione e voglia di ripresa che sta contraddistinguendo la regione. La forza e l’animo dei salentini varcano i confini della regione e riesce a coinvolgere maestri pasticceri di diverse parti d’Italia: da Roma a Torino passando per Milano e Pomigliano D’Arco. Un dolce che si conferma, ormai, di valore internazionale e universalmente apprezzato e ricercato. La tradizione parte dalla crema, ma la creatività dei maestri pasticceri ha portato alla nascita di numerose varietà dal cioccolato al pistacchio passando per numerosi altri ripieni.
Il Pasticciotto Day, oltre a ripartenza, significa solidarietà. Le oltre 100 pasticcerie doneranno i pasticciotti agli eroi in camice di questa pandemia. Gli ospedali di riferimento delle zone delle pasticcerie aderenti riceveranno i pasticciotti in segno di vicinanza del territorio. Tutti segnali ben accetti che in un momento delicato possono solo portare benefici e fratellanza. Le parole dell’ ideatore Carmine Notaro (anche organizzatore del celebre Salone della gelateria, pasticceria, cioccolateria e dell’artigianato agroalimentare, la prossima edizione sarà a Lecce dal 7 all’11 novembre) esprimono tutto il valore e il significato dell’iniziativa: “Abbiamo voluto creare questa iniziativa per dare un valore alla ripartenza e supportare, in un momento molto difficile, un settore che negli ultimi quindici anni ha contribuito in maniera significativa alla crescita di Agrogepaciok”.
Parole importanti anche quelle dell’Associazione Pasticceri Salentini: “L’emergenza Coronavirus ha indubbiamente modificato le nostre abitudini, facendoci riflettere sull’essenza della nostra quotidianità e facendoci sicuramente rivalutare anche quei piccoli gesti sino a ieri dati per scontato, come quello di degustare un pasticiotto appena sfornato dalle abili mani dei nostri maestri pasticceri. Per questo vorremmo che il Pasticciotto Day divenisse la giornata del ricordo, un appuntamento con cadenza annuale, per non dimenticare quanto accaduto nei mesi passati e per ricordare quanto è importante vivere e godere appieno della semplicità della nostra vita. È un modo per ridare forza e coraggio alle tante piccole imprese artigiane, da sempre cuore pulsante della nostra economia e anche per questo ci auguriamo che tutti, il 1°giugno, vorranno recarsi nei bar e nelle pasticcerie aderenti all’iniziativa per degustare un pasticciotto”.
Un evento che, quindi, si prospetta riproporsi come giorno del ricordo con cadenza annuale per non dimenticare e, soprattutto, per apprezzare il gusto e il valore della semplicità della quotidianità: cosa c’è di più semplice di un pasticciotto?
Luca Antonio Esposito