di Nicola Mascellaro
La Gazzetta del Mezzogiorno dal 1887, 352 pagine, edito dalla LB edizioni € 18,00
Storia de La Gazzetta del Mezzogiorno che il 1° novembre 2020 compie 133 anni. Storia di un giornale che accompagna il popolo di Puglia e Basilicata da sei generazioni, che l’hanno letta, a volte solo guardata, ‘sbirciata’, osservata da milioni di persone, che in qualche modo ha accompagnato nella loro quotidianità. Oggi, a 133 anni di distanza, sembra voler cedere il passo ad un nuovo modello di informazione, una informazione volatile, virtuale che conserva la sua storia su una fantomatica ‘cloud’.
Sopravvissuta alla rivoluzione industriale, a due guerre mondiali, alla rivoluzione tecnica, alla prima e alle tante altre rivoluzioni tecnologiche dalla fine degli anni Settanta, l’ultimo feroce attacco della rivoluzione digitale, sembra volerle togliere fiato… ma resiste. La carta stampata comincia a sentire il peso degli anni, il peso della storia, il peso dell’evoluzione, del modo nuovo di fare informazione: spiccio, sbrigativo, essenziale, virtuale, ma pur sempre un surrogato dell’informazione su carta: non c’è, non è stato ancora inventato nulla che possa competere con il foglio di un giornale, con le pagine di un libro o di una rivista.
È vero, oggi è tutto più veloce, sembra che una giornata non è più di 24 ore, si è contratta come un indumento di una misura più piccola. Il mondo intero corre, quello che ieri era cronaca oggi è già storia, non c’è tempo per guardarsi indietro, per fermarsi a riflettere. Ma se appena lo fai, se ogni tanto l’uomo volgesse il capo all’indietro cercando di capire cos’è accaduto mentre era impegnato a correre senza osservare, ecco che si accorge di aver perso migliaia di attimi che avrebbero meritato altra attenzione, altra considerazione.
Nessun strumento elettronico o digitale potrà mai essere un punto di riferimento, una base su cui fermarsi, anzi no, solo ‘soffermarsi’, come il foglio di un giornale e avere al contempo la precisa sensazione dello spazio-tempo trascorso sia pure di 24 ore.
Che storia è se dopo qualche secondo, lo spazio cioè che ti lascia un social, un giornale on line, non hai la più pallida idea delle 24 ore appena trascorse? Se non ne hai cognizione, se le hai già dimenticate?
Ecco, questo volume racconta, per la prima volta, la storia della Gazzetta del Mezzogiorno, la storia di uno dei quotidiani più longevo del Paese, con dentro la storia di tutti noi meridionali di Puglia e Basilicata che l’hanno tenuta in vita, la storia politica, sociale ed economica di due regioni, delle sue istituzioni, la storia di Bari, Brindisi, Lecce, Foggia, Taranto, Potenza e Matera che senza il suo giornale non avrebbero storia, sarebbero rimaste ‘neglette’ ed emarginate come lo sono, ancora oggi, le tante città e regioni del Paese.
Nicola Mascellaro