“Fusse ca fusse la vorta bbona?”, diceva Nino Manfredi. Ovvero, sarà quella che si è appena aperta, la settimana decisiva? Agli stati generali del Bari l’ardua sentenza.
Dopo ferragosto, infatti, sono previste le decisioni in merito al DS, al ritiro, all’allenatore e al progetto tecnico. E chissà che proprio oggi non ci siano novità considerato il lavoro sotto traccia che sta covando in silenzio la società. Insomma, siamo davvero ai primi vagiti del progetto biancorosso.
Il presidente De Laurentiis, come scrive la Gazzetta del Mezzogiorno, ha piena fiducia verso Matteo Scala e Vincenzo Vivarini, entrambi col contratto scaduto. Scala è quel dirigente capace di aver vinto a mani basse, grazie alle sue scelte tecniche, il torneo di D, e di aver condotto in finale playoff la squadra, naturalmente perdendola e, quindi, non dovrebbero esserci problemi per il loro rinnovo, ma c’è sempre un “però”. E già, perché le sirene cumane del Vesuvio, per Scala, suonano come non mai. Il ds genovese infatti, è corteggiato dal Napoli che lo vorrebbe a sé per conferirgli il posto di manager, così da ritrovarsi tutti insieme, Giuntoli, Costi, Pompilio e Perrone, preparatore di portieri, come una volta a Carpi. Infatti il quartetto ha lavorato in Emilia qualche anno fa.
E se così dovesse essere si apriranno le porte per il nuovo DS Giancarlo Romairone che sta risolvendo il contratto col Chievo.
Il discorso vale anche per Vivarini. Il presidente lo vorrebbe ancora seduto in panchina dal momento che nutre, verso di lui, ancora grande fiducia, tuttavia lo stesso presidente non vorrebbe essere d’intralcio ove le sirene della B cominciassero a cantare per lui. L’allenatore, come è noto, ha presentato un lista di giocatori nuovi che sposino il suo progetto che prevede la promozione diretta in serie B così da creare una squadra capace di soffrire di meno di quanto ha sofferto la scorsa stagione, e così da conquistare la fiducia dei tifosi che sono ancora amareggiati sia per il gioco non espresso, sia per la delusione della sconfitta contro la Reggiana. Per questo la società sta riflettendo sul da farsi.
Se la “linea” Vivarini dovesse prendere corpo vorrà dire, automaticamente, che la volontà di investire ulteriormente esiste, è concreta, mentre se tale linea non dovesse avere riscontro, c’è Gaetano Auteri alla finestra ad attendere un cenno dalla dirigenza.
L’altro giorno è uscita la notizia di un presunto interessamento di Caserta, il tecnico della Juve Stabia, ma di fatto non c’è nulla di concreto, almeno per ora.
Dovrebbe, altresì, definirsi anche la sede del ritiro che, con ogni probabilità, anche a causa del rialzo dei casi covid, dovrebbe tenersi in sede presso il terreno della Guardia di Finanza nei presi dell’aeroporto, ma è sempre valida la posta Abruzzo.
Massimo Longo