Principale Economia La Fed ricarica il bazooka, “L’economia dipenderà dall’andamento del virus”

La Fed ricarica il bazooka, “L’economia dipenderà dall’andamento del virus”

È l’impegno della banca centrale statunitense, secondo quanto si legge nei verbali relativi alla riunione del 28-29 luglio del comitato esecutivo. I mercati Usa hanno reagito freddamente alla diffusione dei verbali

La Federal Reserve userà “tutti gli strumenti necessari” a sostegno dell’economia, in questa fase di incertezza e agirà “in modo appropriato”. È l’impegno della banca centrale statunitense, secondo quanto si legge nei verbali relativi alla riunione del 28-29 luglio del comitato esecutivo.

“L’andamento dell’economia – sottolineano le minute – dipenderà in modo significativo dal andamento del virus. Inoltre la crisi della sanità pubblica in corso avrà un peso considerevole sull’attività economica, sull’occupazione e sull’inflazione nel breve termine e metterà a repentaglio le prospettive economiche a medio termine”. La banca centrale statunitense ha mantenuto nella riunione di luglio i tassi allo 0-0,25%.

“La Federal Reserve – si legge ancora nelle minute – si impegna a utilizzare la sua gamma completa di strumenti per sostenere l’economia degli Stati Uniti in questo periodo difficile, promuovendo gli obiettivi di massima occupazione e stabilita’ dei prezzi. L’epidemia di coronavirus sta causando enormi difficolta’ umane ed economiche negli Usa e in tutto il mondo”.

Tuttavia dopo i bruschi cali, “l’attività economica e l’occupazione hanno registrato una certa ripresa negli ultimi mesi ma rimangono ben al di sotto dei livelli di inizio anno. Le condizioni finanziarie complessive sono migliorate negli ultimi mesi, in parte riflettendo le misure politiche a sostegno dell’economia e del flusso di credito alle famiglie statunitensi e alle imprese”.

I mercati Usa hanno reagito freddamente alla diffusione dei verbali. Mercoledì 19 agosto, a Wall Street, il Dow Jones che guadagnava lo 0,32%, è diventato piatto, lo S&P, che saliva dello 0,16% è sceso dello 0,20% e il Nasdaq da +0,20% è passato a -0,26%. La borsa Usa è comunque in questi giorni tornata su livelli record ed Apple ha raggiunto i 2mila miliardi di dollari di capitalizzazione; nelle ultime 52 settimane il titolo e’ avanzato di poco meno del 120%.

Sulla scia dell’apertura positiva di Wall Street, avevano terminato in rialzo i principali listini europei, recuperando in finale dopo una prima parte di seduta all’insegna della cautela. Nella giornata di mercoledì 19 agosto, Piazza Affari è stata la migliore con un guadagno dell’1,06%; bene anche il Cac 40 di Parigi (+0,79%) e il Dax di Francoforte (+0,76%). L’indice Ftse 100 di Londra ha chiuso a +0,58%.

Il dollaro è restato anche oggi sotto pressione, oscillando intorno a quota 1,19 sull’euro, ma sopra i minimi dal maggio 2018 toccati ieri. Prima dei verbali della Fed il cambio euro/dollaro valeva 1,188 e dopo la diffusione delle minute della Fed è sceso a 1,1840. Poco mosso il petrolio: al Nymex il Wti chiude a 42,93 dollari al barile (+0,09%).

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