Dunque dopo la netta vittoria del SI al referendum confermativo sul taglio dei deputati e senatori e il pareggio in verità squilibrato politicamente nelle 6 regioni, non calcolando la Provincia Autonoma di Bolzano chiamate al rinnovo sia dei loro governatori che dei loro rappresentanti ai vari Consigli Regionali il quadro generale è il seguente, l’ unico Partito politico sicuramente vincente è stato il PD che in alcuni casi nonostante la sconfitta in qualche Regione è risultato il primo partito, questo fatto non si verificava da molto tempo, quindi complimenti a ZINGARETTI; per tutto il resto degli altri Partiti ognuno potrebbe dire quello che desidera compresa la LEGA, in quanto ad esempio ZAIA netto vincitore in Veneto, nonostante il suo presunto disaccordo politico con SALVINI. rimane un leghista. Alla fine però non resta che segnalare la sconfitta netta sui territori dei 5 Stelle, il galleggiamento elettorale di ITALIA VIVA, il non pervenuto LEU; il buon risultato di FRATELLI D’ ITALIA che avrebbe tolto voti ai suoi alleati tra cui FI il vero sconfitto della coalizione di CENTRO- DESTRA, dove il centro si sta riducendo pericolosamente.
Ma al di la di queste considerazioni elettoralistiche, in questo articolo mi preme sottolineare l’ affermazione del SI al REFERENDUM, che secondo il mio parere , è destinato a portare sconquassi negli attuali schieramenti politici italiani. A questo proposito non bisogna dimenticare che adesso senza una riforma esaustiva delle circoscrizioni per rendere uniforme la possibilità di votare alle politiche agli italiani non si potrà andare al voto, e che comunque dice la legge il taglio dei deputati e senatori non può essere fatto prima delle prossime elezioni politiche generali.. Secondo il mio parere, andrà a finire che l’ ulteriore riforma più importante insieme ad altre minori sarà il ritorno più o meno mascherato al vecchio sistema proporzionale; questo fatto comporterà il forzato riposizionamento politico in particolare di FI e Italia Viva, che si troverebbero di fatto al centro politico dello schieramento dei Partiti italiani. Quindi adesso intravedo due soluzioni, la continuazione politica attuale di questi due partiti, con il rischio che che piano piano si riducano al lumicino di consenso elettorale, o il formarsi di una più o meno futura alleanza di Centro politico per poi allearsi con il PD, se la perdita dei consensi elettorali si dovesse protrarre ulteriormente per i 5 Stelle.