Siamo ad un passo da una nuova chiusura per COVIT 19 di tutte le attività economiche, sociali e culturali. Speriamo non accada un nuovo, terribile “lock down”, che sarebbe devastante per la vita intera della regione pugliese (e non solo).
Nel frattempo, dopo quasi sei mesi, sono riprese le attività musicali al Teatro Petruzzelli, prima con un bellissimo concerto diretto da Fabio Mastrangelo, con il giovanissimo pianista russo Alexander Malofeev e la nostra eccellente Orchestra del Teatro. Infine ieri pomeriggio un tutto Beethoven (due Sonate per violoncello e pianforte) da brividi e lampi di rara classe del talentuoso trentanovenne violoncellista Gautier Capuçon e del musicalissimo pianista anglosassone Frank Braley.
Anche qui programma “rivoluzionato” per l’assenza del celebre violinista, ammalatosi (guarda caso) proprio nei giorni scorsi di covit, che avrebbe costituito uno splendido Trio col fratello Gautier ed il pianista inglese.
Ma torniamo a Ludovico van Beehoven. Quest’anno ricorrono i 250 anni dalla Nascita del più celebrato e amato compositore del pianeta.
Pertanto, il prezioso Duo, costituito dal violoncellista francese Gautier Capuçon (una popolarer star tra i giovani di tutto il mondo) e dal pianista Frank Braley, ha regalato ieri uno stupefacente concerto con le due Sonate più raffinate del Titano di Bonn.
Atmosfera abbastanza spaurita, da – Era COVIT 19 – posti distanziati di un metro i platea. per consentire a no più di 100 persone di prendere posto.
Molti applausi riconoscenti alla fine del pomeriggio (un’ora perfetta di concerto!), suggellata da un pirotecnico bis danzante di Brahms. Replica pienissima in serata.
Unico rammarico, l’assenza del violinista Renaud, che insieme ai due bravi musicisti, avrebbe suonato due capolavori sempre di Beethoven: Il celebre Trio dell’Arciduca e quello dei Fantasmi. Peccato. Nel frattempo, la stagione, pur rabberciata, continua.
Alessandro Romanelli
