L’epidemia da Covid-19 in Italia e’ entrata in una ‘fase acuta’ e, nel prossimo mese, rischia di raggiungere ‘valori critici’ in alcune Regioni. E’ quanto si legge nel monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss. In 16 Regioni e 2 province autonome l’indice Rt supera 1. Il valore piu’ alto in Valle d’Aosta (1.53), poi Piemonte (1.39) e Bolzano (1.32). La media dell’Italia e’ 1,17. Sono 4.913 i focolai attivi, 1.749 quelli nuovi. Aumentano i probabili focolai in ambito scolastico. Dieci regioni, infine, hanno un rischio alto per la tenuta delle terapie intensive.
In 18 Regioni il valore dell’indice di trasmissibilità Rt è sopra l’1, con il dato nazionale a 1,17. Lo comunica il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss, precisando che il valore più alto si registra in Valle d’Aosta (1.53), seguono Piemonte (1.39) e Provincia autonoma di Bolzano (1.32) Rt pari a 1 o sotto 1 in tre regioni: Basilicata (1), Calabria (0.94) e Molise (0.83).
Invito alle Regioni, “in raccordo con il ministero della Salute, a realizzare una rapida analisi del rischio, anche a livello sub-regionale, e di valutare il tempestivo innalzamento delle misure di contenimento e mitigazione nelle aree maggiormente affette”: si legge nel monitaggio settimanale di ministero della Salute e Iss. Si rileva inoltre che “si evidenzia una nuova fase epidemiologica con un aggravio del lavoro dei servizi territoriali che potrebbe riflettersi in breve tempo in un sovraccarico dei servizi assistenziali”.
Nell’ultima settimana, a livello nazionale, si e’ osservato un importante aumento nel numero di persone ricoverate per coronavirus (4.519 vs 3.287 in area medica, 420 vs 303 in terapia intensiva nei giorni 11 ottobre e 4 ottobre, rispettivamente) e, di conseguenza, aumentano i tassi di occupazione delle degenze in area medica e in terapia intensiva, con alcune Regioni e Province autonome sopra 10% in entrambe aree. Lo dice il report di ministero della Salute e Istituto superiore di sanita’, riferito al monitoraggio fase 2, con riferimento il periodo 5-11 ottobre aggiornato a martedi’ 13.
Sono 4.913 i focolai attivi in Italia, di cui 1.749 nuovi, entrambi in aumento per la undicesima settimana consecutiva (nella precedente settimana di monitoraggio erano stati segnalati 3.805 focolai attivi di cui 1.181 nuovi). Lo comunica il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Iss precisando che sono stati riportati focolai nella quasi totalità delle province (102/107). La maggior parte di questi focolai continua a verificarsi in ambito domiciliare (80,3%), mentre si mantiene stabile la percentuale dei focolai rilevati nell’ambito di attività ricreative (4,2% vs 4,1% la settimana precedente).