Principale Attualità Giorgio Brignola: non a caso giornalista da oltre mezzo secolo

Giorgio Brignola: non a caso giornalista da oltre mezzo secolo

Di Daniela Piesco Vice Direttore www.progetto-radici.it

Sull’illustre giornalista è stato scritto già tutto e da fonti sicuramente più autorevoli della mia penna .

Posso, pertanto, limitarmi a descrivere ciò che costituisce il mio sentire da quando mi è stata affidata la vice direzione di Radici.

Premesso che arrivare al traguardo dei 60 anni di professione è sicuramente uno dei momenti più significativi dell’essere giornalisti,è d’uopo operare alcune riflessioni.

Se per un attimo lasciamo alle spalle tutte le tensioni e le maleducazioni del momento storico che stiamo vivendo, anche e soprattutto nell’informazione dove si legge di tutto e di più ancora,dobbiamo riconoscere che riflettere sul passato è esercizio utile ad affrontare il presente.

Negli scritti dell’autorevole giornalista ho ritrovato la storia dei grandi cambiamenti che hanno investito dagli anni ‘80 ad oggi. In primis l’ingresso della tecnologia che, a rapidi passi, ha sostituito prima la meccanica e poi anche l’industria legata al mondo dell’informazione e di fare informazione, un passaggio che all’epoca ,forse ,venne vissuto con grande apprensione ma sicuramente anche con il giusto piglio dell’aggiornamento, della scoperta di nuove frontiere e di nuove possibilità.

Questo nuovo approccio alla professione è stato metabolizzato ,a mio sommesso vedere,da Giorgio ,testimone di un’epoca così lontana eppure ancora cosi vicina, senza lasciare strascichi, recriminazioni, desiderio di fermare il corso della storia e la sua evoluzione.

Egli ha continuato ad esprimersi con la sua militanza civile sul tema importante della tutela degli italiani all’estero ed è rimasto sempre fedele al servizio informativo dei Connazionali all’estero.

Un impegno che Giorgio Brignola ha portato e porta avanti, da sessant’anni ,con abnegazione ,con determinazione, con passione, ma mai con tracotanza, con insofferenza alle regole del confronto o con la finalità di monopolizzare “la verità”.

Ecco, negli anni bui della crisi più profonda della categoria – dovuta principalmente alle incolmabili diseguaglianze e inarrivabili monopoli e concentrazioni tracciate dalla cosiddetta (in)civilità digitale – credo di avere il dovere di imparare,da chi, entrato nella professione in un determinato scenario, ne è uscito sotto un cielo totalmente nuovo, senza mai perdere il filo del racconto e il senso della storia.

Da chi ,non a caso, è giornalista da più di mezzo secolo.

Ho deciso di raggiungerlo al telefono per presentarmi ,per conoscerlo meglio e soprattutto per farmi indicare e illuminare il cammino intrapreso.

Vi riporto in fede le sue parole.

“Cara Daniela quello che dovremmo ricercare durante la nostra vita, è la crescita personale, seguire i nostri valori, essere consapevoli che ogni persona è diversa dalle altre ed essere fieri della nostra unicità. Imparare a lavorare su se stessi con maggiore impegno di quanto non si faccia per qualunque altra attività nella vita è la base per realizzarsi ed essere felici. Migliorarsi è senza dubbio il compito più arduo di tutti, ma il raccolto di questa semina è eccezionalmente redditizio: la crescita personale, infatti, dura per tutta la vita. Ciò che diventi è molto più importante di ciò che ottieni, anche nella sfera lavorativa, quello che devi chiederti non è cosa “stai ottenendo”, ma cosa “stai diventando”. Ottenere e diventare sono legati l’uno all’altro: quel che si diventa influenza direttamente quel che si ottiene, insomma, la maggior parte di ciò che hai oggi, l’hai ottenuto diventando la persona che sei adesso.”

Con queste parole Giorgio mi lascia nel cuore e nella mente incentivi di incoraggiamento ed esortazione affinché viva la crescita personale e professionale non creando maggior tempo da avere a disposizione, per raggiungere i risultati che desidero ,ma creando maggior valore.

Perché il valore è tutto ciò su cui basare l’esistenza .

Perchè la crescita personale, in ogni ambito, non è un valore da perseguire; bensì è un valore da sviluppare.

Solo così più diventare ‘valore aggiunto.’

 Grazie caro Giorgio per aver condiviso un pò della tua saggezza con una persona che rispetto a te è agli inizi e che se pur apprezzando ed apprendendo,con estrema gratitudine, la lezione sul valore da dare al proprio impegno, non riuscirà mai ad eguagliarti.

Daniela Piesco

Vice Direttore www.progetto-radici.it

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