Nadia Ellis the Vegan Italian Chef
Prossimo il Lancio della Prima Serie Vegana Internazionale in Israele girata anche in Puglia!
Nadia Ellis: “L’aver scoperto così tante ricette in Puglia che sono vegane fin dall’origine e che sono così saporite e ricche è stata una vera gioia!”
La Puglia, insieme con Sardegna, Toscana, Romagna e Milano, è lo scenario della prima serie vegana internazionale in Israele. Un format TV rivoluzionario che racconta territorio, cultura, costume, tradizioni e, soprattutto, tanto food nelle più svariate forme locali ed esclusivamente in versione plant-based, con il tocco creativo in cucina della chef talent Nadia Ellis, americana, milanese di nascita, che in Israele è la prima host vegana di cucina italiana grazie a EatWith (piattaforma di prenotazione di home cooking per esperienze culinarie).
Nonostante tutte le difficoltà dell’emergenza COVID, la MT Film Production ha annunciato il lancio della Serie Televisiva Internazionale che parte in un momento storico particolare in cui vi è la necessità di dare supporto alle Aziende Italiane ed al Turismo in genere.
Il format verrà trasmesso a partire da fine Novembre 2020 sul primo Network Televisivo Israeliano, Ananey Communications sui canali primari Travel Channel, Food Channel e piattaforme connesse come Partners, Goodiz, YES, HOT e Youtube Israele. Il progetto TV avrà un forte impatto mediatico in Israele, già molto sensibile alla cultura ecosostenibile, essendo il primo Paese vegano al mondo.
La Puglia è stata scelta come protagonista di tre puntate della serie tv internazionale. La troupe è stata in Puglia dal 25 settembre fino al 2 ottobre 2020, grazie all’attività di educational tour di Pugliapromozione e ad una serie di relazioni stimolate dall’Ambasciatrice della Puglia, Nancy dell’Olio. Il progetto nasce su incarico ufficiale della Direttrice della Camera di Commercio e Industria di Israele (primo Paese Vegano nel mondo), l’Agenzia Nazionale del Turismo Italiano ENIT, con il supporto dell’Ambasciata Italiana di Israele.
Queste le tappe pugliesi di Nadia Ellis: Lecce con lo chef Simone De Siato. A seguire Nardò, Santa Maria al Bagno, Gallipoli e Supersano presso la masseria Le Stanzie. Quindi alla volta della Valle d’Itria, Ostuni e masserie Torre Maizza e Il Frantoio, Polignano, Alberobello, Locorotondo e Masseria Le Carrube. Infine il tour si è spostato nelle terre di Federico e la Murgia con una sosta a Trani, Castel del Monte e Biomasseria Lama di Luna. Ultima tappa da Antichi Sapori e nell’ Azienda Conte Spagnoletti Zeuli, con sosta a Ruvo, e cena da Mezzapagnotta.
“L’aver scoperto così tante ricette in Puglia che sono vegane fin dall’origine e che sono così saporite e ricche è stata una vera gioia!” – ha commentato la chef Nadia Ellis – La tradizione gastronomica pugliese è fatta anche di paesaggi spettacolari, di profumi inebrianti delle erbe locali, del silenzio delle campagne attorno alle masserie, e di gusto e di tatto che sono emozione pura!”
“Le tre puntate dedicate alla Puglia del programma The Vegan Italian Chef consacrano la Puglia a destinazione naturale per i consumatori vegani di tutto il mondo. Un ulteriore frontiera per la nostra filiera Enogastronomica – ha commentato Nancy Dell’Olio, ambasciatrice della Puglia – Per la Puglia l’ Enogastronomia é un canale di promozione turistica, culturale, prioritario. Elemento fondamentale del Brand Puglia. Attraverso il nostro cibo si trasmettono esperienze, emozioni e valori che identificano il territorio nel mondo”.
Secondo i dati dell’Osservatorio turistico della Regione Puglia, Israele rappresenta per la Puglia un mercato turistico di grande rilievo, con oltre 7 mila arrivi e 16 mila pernottamenti in Puglia nel 2019, con viaggi concentrati soprattutto nei mesi di aprile, maggio, settembre e ottobre e una crescita dei flussi del +41% rispetto al 2015. La propensione al viaggio degli israeliani è altissima, sicuramente una delle più elevate al mondo. Un recente sondaggio Enit rileva che su una popolazione totale di 8,8 milioni di persone, ben 6,5 milioni si sono recati all’estero, di cui il 92,5% ha lasciato il Paese per via aerea.