In Italia si muore meno per infarto e scompenso
Anche in piena pandemia Covid non si ferma l’attività dei cardiologi italiani
Le campagne di prevenzione, interrotte per l’attuale situazione, ricordiamo l’ultima, di questo anno da dimenticare, a Bari Running Heart, la Corsa del Cuore del 16 febbraio, hanno prodotto in tutti questi anni meno morti per infarti e scompenso. Ora noi non dobbiamo abbassare la guardia; dobbiamo continuare a rincorrere uno stile di vita corretto, non fumare, occhio al colesterolo, esercizio fisico costante. Negli ospedali pubblici e accreditati con il Servizio sanitario si continuano a svolgere procedure di rivascolarizzazione, angioplastiche e by pass, a impiantare pace maker, per assicurare una migliore qualità di vita alle persone malate, nella massima sicurezza per operatori e ricoverati.
L’ANMCO, quale Società Scientifica accreditata presso il Ministero della Salute con circa 5.000 iscritti, formata da Cardiologi italiani operanti nel Servizio Sanitario Nazionale, oggi 10.dicembre nella seconda giornata nazionale della Cardiologia lancia la campagna “CONTRO IL COVID E PER IL CUORE AL SERVIZIO DEL PAESE”. Obiettivi la promozione della buona prassi clinica, la prevenzione e la riabilitazione di malattie cardiovascolari attraverso proposte organizzative, educazione professionale e formazione.
È noto come la pandemia COVID-19 abbia determinato profondi cambiamenti nelle attività assistenziali ambulatoriali e di ricovero; per il nostro Servizio Sanitario Nazionale e per la Cardiologia in particolare, si presenta una sfida epocale. I medici Cardiologi ospedalieri, che in questi mesi hanno saputo fronteggiare la crisi pandemica con professionalità e con coraggio, sono riusciti a dimostrarsi indispensabili anche per il Servizio Sanitario Nazionale, pur se fortemente provati dall’emergenza del virus. I problemi del cuore, nonostante rappresentino tuttora la prima causa di morte nei Paesi industrializzati, rischiano di passare in secondo piano negli ultimi mesi a causa dell’emergenza COVID; sicché i Cardiologi ospedalieri dell’ANMCO, hanno inteso lanciare gli STATI GENERALI DELLA CARDIOLOGIA, puntando ad accendere i riflettori circa l’importanza delle patologie cardiovascolari e per tornare ad attribuire loro la necessaria attenzione. Ecco come alla luce delle evoluzioni pandemiche si sta celebrando la Seconda Giornata Nazionale della Cardiologia Ospedaliera, “per sollecitare tutti all’adozione di adeguati stili di vita, cercando di chiarire l’importanza rispetto ai regolari controlli cardiologici per permettere una diagnosi precoce, condizione necessaria perché siano possibili le migliori cure oggi a disposizione”. Proprio in questo contesto emergenziale, occorre meglio evidenziare gli straordinari progressi della Cardiologia italiana che hanno favorito negli ultimi anni una consistente riduzione della mortalità per infarto miocardico e scompenso cardiaco, contribuendo in modo determinante ad un allungamento della vita media nel nostro Paese. In definitiva, attraverso la Giornata del Cardiologo, si vuole lanciare un appello sull’importanza del prendersi cura del proprio cuore e si adotteranno le migliori azioni per informare e sensibilizzare sull’importanza della prevenzione delle malattie cardiovascolari. Bastano piccoli gesti e sane abitudini quotidiane.
Riccardo Guglielmi
redattore scientifico de Il Corriere Nazionale