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Braia, Polese: Petizione  di Italia Viva per ripristinare il Garante dell’Infanzia in Basilicata

“I diritti non si toccano, la Basilicata ha bisogno del garante dell’infanzia e dell’adolescenza come nelle altre regioni italiane. La nostra comunità non può subire una tale sconfitta sul tema dei diritti: a Natale ai bambini e alle bambine lucane il Governo Regionale ha tolto il Garante specifico, tra l’altro previsto da legge nazionale e chiesto dall’UNICEF, la più grande organizzazione mondiale a difesa dei minori. Un gesto che riteniamo sconsiderato, una aberrazione amministrativa ma soprattutto civile messa in atto in questi giorni per creare ancora più sconforto e destabilizzazione nelle famiglie, quelle più fragili, nelle quali spesso tali diritti vengono molto spesso violati. La tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dei minori tutti deve essere prioritaria, anche nella nostra Basilicata, pertanto abbiamo lanciato una petizione per il ripristino immediato di questa figura fondamentale. 

Chi lo desidera può sottoscrivere al link https://www.change.org/GaranteInfanziaBasilicata

Con l’emergenza Covid-19, la chiusura parziale o totale delle scuole, il lavoro portato di forza tra le strette pareti domestiche, sta aumentando e con risvolti anche gravi, spesso, quella che è l’emergenza educativa e il divario sociale, sul quale occorre agire prima che sia troppo tardi e ne vadano di mezzo tanti nostri ragazzi e ragazze.  Il mondo dei minori, delle bambine e dei bambini, degli adolescenti da zero a diciotto anni rappresenta quasi un quarto della popolazione, che proprio a questa età costruisce la sua personalità e capacità di senso civico che aiuta a vivere il presente ma, soprattutto a costruire il futuro.”

Lo dichiarano i Consiglieri Regionali Luca Braia e Mario Polese di Italia Viva.

“Diciamo no, allora, attraverso la nostra petizione – proseguono Luca Braia e Mario Polese – ad un calderone unico rappresentato da un garante dei diritti omnibus che non può avere compiti e responsabilità oltre che competenze sociologiche, psicologiche e organizzative che nulla hanno a che fare con la figura del difensore civico, su cui converge tutto e in un profilo solo giuridico e amministrativo. La figura specifica del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza è stata istituita nel 2009 e oggi abbiamo una maggioranza al governo della regione che continua a mostrare la totale mancanza di sensibilità sui diritti delle persone, specie delle categorie più deboli, dei minori e dei più fragili, per le quali serve un lavoro delicato, specifico, calibrato, adeguato. 

Tutelare, affermare, promuovere i diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti in Basilicata come diritti soggettivi individuali e collettivi irrinunciabili ed  inderogabili al fine di riaccendere speranza e fiducia sul loro futuro, ricevere le segnalazioni riguardanti problemi familiari, scolastici, sanitari, in materia di sicurezza, assistenza sociale, minori non accompagnati; sottoscrivere Protocolli di Intesa, occuparsi della tutela non giurisdizionale dei minori, realizzare percorsi di formazione e progetti. Si torni subito ad una figura di Garante che svolga il ruolo di prevenzione nel processo formativo ed educativo, in coordinamento con i sindaci, con i dirigenti scolastici, con i servizi sociali, con le famiglie, con le associazioni, con ogni ente che sul territorio regionale opera con la fascia di età 0-18 anni, a vario titolo, attraverso progetti, iniziative e proposte. 

Come se non bastassero i problemi esistenti, il covid-2019 ha generato ulteriori separazioni o atti di violenza, spesso nelle famiglie stesse, costrette a una maggiore convivenza.  Il monitoraggio di fenomeni in crescita relativi a violenza di vario genere, anche digitale (cyberbullismo, ludopatia ecc.), in parallelo con le manifestazioni verso ragazzini e ragazzine più indifesi  (sessuali, bullismo, alcolismo, tabagismo, uso di sostanze, ecc.) deve essere oggi più che mai al centro delle politiche sociali e del rispetto dei diritti.

Si rafforzi, piuttosto, l’operatività e l’organizzazione del Garante dell’infanzia, si destinino risorse adeguate ad opere di prevenzione.  Con la petizione, concludono i consiglieri del Gruppo Italia Viva, chiediamo alle famiglie e alle istituzioni tutte, oltre che a coloro che in Basilicata si occupano di minori, a vario titolo, di aiutarci a far sentire la voce della comunità lucana per ristabilire il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza.”

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