di Pierfranco Bruni
Si commettono spesso errori di interpretazione. La questione della eccezionalità degli scritti “inediti” di Salvatore Quasimodo presenta diversi risvolti. Del fatto relativo a questi scritti dei quali copie, originali o meno, si trovavano a Taranto ne avevo parlato nel gennaio del 2019 nella conferenza per le celebrazioni quasimodiane al MarTa, quindi sede ufficiale del Mibact.
Non voglio assolutamente polemizzare. Ma occorrerebbe un po’ più di attenzione ad usare le parole e a testimoniare i fatti. La cultura non é mai improvvisazione. Quando diventa tale si vedono e si sentono le conseguenze. Non è un fatto eccezionale. A dichiararlo, in esclusiva, é il figlio Alessandro in un colloquio avuto con me stamane 17 gennaio 2021. Riporto la sua risposta in audio, autorizzata a renderla pubblica.
(https://youtu.be/YFf3ea8M3vQ)
Capisco il particolare momento per Taranto e l’entusiasmo é giusto e bello. Ma un po’ di attenzione e scientificità é rigoroso che ci siano. Prima valutare, analizzare, confrontate le fondamenta e poi lanciare. La cultura richiede serietà serenità e pensiero. Nulla più si improvvisa in cultura.