Dopo lo straordinario successo con La casa delle voci, lo scrittore Carrisi non poteva deludere le aspettative. L’ultimo nato dalla sua penna, Io sono l’abisso, va oltre, spiazzando per profondità e liricità. Il romanzo si apre con la storia di un abbandono. Una donna bellissima di nome Vera decide di abbandonare il figlio di 5 anni, dopo avergli in ogni modo dimostrato il suo disprezzo. La madre lo abbandona al suo destino, lasciato ad annaspare nelle acque luride e melmose di una piscina, a conquistarsi un altro respiro di vita. Per quale motivo Vera rifiuta la sua creatura, alla quale addirittura nega di chiamarla mamma? Dall’abisso dell’abbandono e le conseguenze traumatiche che provoca, lo scrittore ci porta a conoscere l’abisso di quel bambino ormai divenuto adulto. Un percorso di vita sofferto: deriso, negato, abbandonato, che uomo è diventato? Una voragine interiore con la quale deve convivere ogni giorno della sua esistenza. Un personaggio indicato solamente come l’uomo delle pulizie, vestito da netturbino, che con grande premura raccoglie tutti i rifiuti, ma… nel suo intimo più profondo è la rappresentazione del Male puro. Un incontro casuale con una giovane, la ragazza dal ciuffo viola, che l’uomo delle pulizie trae in salvo mentre tenta di togliersi la vita nelle acque del lago di Como; un incontro che segnerà entrambi. E poi c’è lei, la cacciatrice di mosche, con la sua missione, fermare la violenza e salvare il maggior numero di donne. Sono personaggi privi del nome di battesimo: l’uomo delle pulizie, la ragazza con il ciuffo viola, la cacciatrice di mosche, per sottolineare delle figure anonime, prive di carattere e personalità, o perché ci si possa identificare meglio in ognuno di essi attraverso le loro storie di vita?
I personaggi ben delineati dal punto di vista psicologico vengono descritti come anime sole, inquiete e criminali. La malvagità si respira ovunque nella trama, è vivida nei protagonisti a volte resi carnefici e in altre vittime, intensa nella descrizione dei luoghi… Ma da tutto questo Male si uscirà? Si avrà la speranza di una luce in fondo all’abisso?
Io sono l’abisso è un thriller psicologico dai toni forti, carico di suspense, e terribilmente inquietante, ci porta a contatto con la parte più malvagia dell’essere umano, scava nei meandri più profondi dell’anima fino a toccare quella zona che preferiamo rimanga silente. Ancora una volta Donato Carrisi ha dimostrato la sua bravura nello scandagliare la mente e le sue complessità. Ha dato prova di essere non solo uno scrittore brillante ma anche un ottimo conoscitore del comportamento umano e abile nell’affrontare tematiche sociali di estrema drammaticità quali sono la violenza sui minori e sulle donne.
Francesca Moretti