Passata, o quasi, la buriana Auteri, il Bari si appresta ad iniziare il girone di ritorno con la Virtus Francavilla, domenica prossima, tra le mura amiche, si spera col piglio della grande cominciando a tornare a vincere perchè il primo posto passa inevitabilmente dalle vittorie in casa. E già, perché se l’obiettivo è quello di sorpassare la turbo-Ternana, approfittando dei probabili e fisiologici passi falsi degli umbri, occorre voltare pagina sotto tutti i punti di vista, caratteriali, d’approccio alle gare, immettendo umiltà e nel contempo qualità, evitando le amnesie difensive e di essere rinunciatari laddove, invece, occorrerebbe colpire con la spada. Insomma, è necessario voltare registro sotto tutti i punti di vista.
Certo, il calendario è controverso: dieci gare le affronterà in casa con squadre, eccetto Foggia e Palermo, di medio-bassa classifica e, dunque, alla portata (anche se lo score è negativo: infatti il Bari con le squadre medio alte, tranne che con l’Avellino, non è mai riuscita a vincere, e forse un motivo ci sarà), mentre le rimanenti otto dovrà giocarsele in trasferta ma non in terreni anonimi, bensì in quelli di squadre di medio-alta classifica a cominciate da quello di Terni, passando da quelli di Catanzaro, Catania, Teramo, Avellino e finendo in quegli ostici di sempre Castellammare di Stabia e Torre del Greco. E su questi campi, dando per scontato il quasi bottino pieno in casa, bisognerà essere bravi ad espugnarne qualcuno perché se si dovesse proseguire con la solita litania del pareggio o della sconfitta senza un brandello di gioco e con un atteggiamento rinunciatario come ha giocato a Foggia, Monopoli, Bisceglie e Palermo, è bene chiudere baracca e burattini e pensare di consolidare il secondo posto valevole per i playoff. Basta essere chiari e non illudere la tifoseria.
Il campionato proseguirà con qualche nuovo innesto previsto dal mercato di riparazione. Si sa che in questo frangente i giocatori bravi e di valore non si schiodano dalle rispettive società e, pertanto, si tende a cedere qualcuno che è fuori dai progetti tattici, magari reduce da qualche infortunio per il quale occorre una società disposta ad aiutarlo nella convalescenza, o si possono trovare giocatori arrugginiti che hanno bisogno di un mese per carburare.
L’obiettivo del Bari è quello di reperire giocatori in grado di apportare un valore aggiunto di qualità e, se non altro, quanto meno pronti, allenati, per essere gettati sin da subito nella mischia. E su queste basi che ieri sera è arrivato Gabriele Rolando, esterno destro (ma anche terzino) di centrocampo proveniente dalla Reggina dove, appunto, faceva il pendolare tra panchina e subentri. La tipologia del contatto prevede il prestito con diritto di riscatto da parte del Bari in caso di promozione.
Per adesso altri nomi in cottura non ci sono se non i soliti noti. Di certo ci sono le uscite di Hamlili, Esposito, Corsinelli, Perrotta e Simeri che è sempre più vicino all’addio.
Massimo Longo